LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

Sprugoleria

Sprugoleria

Ubaldo Mazzini giornalista a 16 anni, anzi a 17 e un mese

di Alberto Scaramuccia

Il busto dedicato a Ubaldo Mazzini

Come dico spesso e sempre sperando che il ripetermi non crei tedio in chi mi legge, per ricostruire il passato occorrono delle informazioni: le fonti che, però, non sono sempre costituite da quanto è stato scritto o detto. Come si sa, spesso circolano notizie erronee che noi abbiamo ormai imparato a chiamare fake news.
Alla loro base non c’è sempre la volontà di diffondere frottole. Spesso le news sono fake perché raccolgono testi o voci che riportano convinzioni consolidate dall’uso che se ne è fatto, somma di leggende sorte intorno ad un determinato caso o su un personaggio più o meno importante.
Nulla di strano, è cosa normale da almeno tre millenni. Il cavallo di Troia nasce in questa maniera, modalità a cui non sfugge neppure la figura di Omero, autore di Iliade e Odissea, due volumi che in due uniche sillogi riuniscono tradizioni orali di epoche diverse, come attesta l’analisi dei linguaggi usati.
Dunque, le fake hanno un’origine ben distante e non c’è da scandalizzarci se vengono usate ancora oggi a meno che non nascano artatamente allo scopo di creare imbrogli o danni.
Tuttavia, dalla loro esistenza deriva la conseguenza che chi si appresti a ricostruire il trascorso, è tenuto a verificare la veridicità della fonte che utilizza perché non si possono diffondere ipotesi per certezze.
Va pure detto che spesso una fonte che si accredita come sicura realtà è la memoria che un qualsiasi personaggio scrive su se stesso nella convinzione che non si mente sulla propria persona.
Le storie che pescatori e cacciatori armati di fucile o solo di sorrisi per catturare Sirene e Ninfe, narrano agli amici, bastano a smentire questa convinzione.
Per di più va ricordato, anche se è superfluo, che chiunque si racconta presentandosi all’altrui giudizio tende a edulcorare se stesso: per celare un errore, per giustificare una mancanza, per spiegare un momento non facile della propria vita passata. Nell’autobiografia spesso non si vuole ingannare il pubblico ma solo e semplicemente se stessi senza dimenticare la voglia mai manca, di farsi belli.
Esemplare al proposito è il mio personaggio ricorrente, Ubaldo Mazzini che come Gamin cominciò la sua grande carriera fra le rotative. Infatti, Prospero De Nobili lo chiama alla Giovane Democrazia, settimanale da lui fondato il cui primo numero esce il 10 gennaio 1886 data in cui l’Ubaldo ha 17 anni e 1 mese. Ebbene, il Nostro in due occasioni, parlando di sé, afferma di avere iniziato a fare il giornalista a 16 anni, così vantando una precocità redazionale che non possedeva.
Come si dice, il peggior difetto del diavolo è la vanità.

Più informazioni
leggi anche
Pioggia sulla fiera
Sprugoleria
Bentornata, fiera nostra
Angelica
Quisquilie e meraviglie
Dal diario di Angelica, 1943
Vega Gori con Giorgio Pagano (2013) (foto Tamara Corning)
Luci della città
Storie della Resistenza civile delle donne
Ubaldo Mazzini
Come funziona
Un premio di laurea e di dottorato dedicato a Gamìn e ideato da un giovane laureato