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Piccoli passi avanti per l'incompiuta per eccellenza

Pontremolese, avanti nel tratto parmense. Rfi: “Costi più alti, progetto di vent’anni fa”

La stima del costo per il completamente dell'opera passa da 2 a 4,5 miliardi di euro. Bellanova rivendica di aver fatto ripartire "un progetto che era su un binario morto". Soddisfazione anche da parte della deputata Paita e del governatore Toti.

Non c’è e non ci può essere una data, anche solo ipotetica, per vedere finalmente realizzata l’opera infrastrutturale incompiuta per eccellenza: la Pontremolese. Ma almeno si può dire con moderata certezza che il progetto di raddoppio della linea ferroviaria che unisce il Mar Tirreno alla Pianura Padana e al centro Europa non è soltanto un’idea che piace tanto alle Province di confine di Liguria e Toscana, ma un impegno di governo e di Rete Ferroviaria Italiana. Il piccolo passo in avanti non riguarda il territorio della cosiddetta Lunigiana storica ma il tratto Parma-Vicofertile che è comunque parte integrante della tratta e ha trovato una sua progettualità e una copertura dei costi quanto meno parziale.

Il governo, nella persona del viceministro alle Infrastrutture Teresa Bellanova, il Parlamento con la presidente della commissione trasporti alla Camera Raffaella Paita, la Regione Liguria con il presidente Giovanni Toti, hanno fatto quadrato presentando lo stato dell’arte nella riunione con gli operatori e gli addetti ai lavori della Spezia, Massa Carrara e Parma, intervenuti per l’occasione all’auditorium dell’Autorita di sistema portuale del Mar Ligure orientale.
“Le cifre sono lievitate rispetto a quello che era il progetto 2003 – spiega l’ingegner Mariano Cocchetti di Rfi -, in vent’anni sono cambiate tantissime normative tecniche come per esempio i regolamenti di sicurezza in galleria. Si passa da 2 a 4,5 miliardi ma oggi è un punto di partenza: l’impegno del ministero per far sì che l’opera continui con la parte progettuale, la rivisitazione del progetto originario, al netto della Parma-Vicofertile che costerà 450 milioni e sarà pronta in sei anni”. Una lievitazione dei costi anche in questo caso ma “una progettualità chiara, come del resto la tempistica”. Congetturare sui tempi non è però possibile: “Non essendoci ancora i finanziamenti per gli altri lotti diventa difficile fare delle ipotesi anche per quel che riguarda le tempistiche. Le opere in galleria hanno certe dimensioni e hanno bisogno di continue verifiche sullo scavo”, ha concluso Cocchetti. Per gli altri lotti, visto che le tempistiche saranno per forza dilatate e per ciò non potranno contare sui fondi del Pnrr, non ci sono coperture e l’impegno finanziario della galleria di valico è da 2,7 miliardi.

Mariano Cocchetti

Chi ha lavorato a lungo per sbloccare quest’opera dalle sabbie che l’hanno caratterizzata negli ultimi vent’anni è il sottosegretario Bellanova: “Ringrazio chi ci ha creduto, tante cose si danno per scontate ma il progetto Pontremolese stava su un binario morto. Si è creata una giusta e positiva condizione in Parlamento e con il territorio e credo che abbiamo avuto la possibilità di dare un contributo e una risposta a tutto il Paese. Ci sono le risorse a fondo perduto, ma ce ne sono altrettante che saranno sulle spalle dei nostri figli e delle nostre figlie. Bisogna farli fruttare, altrimenti noi che ci siamo oggi prendiamo i benefici e chi verrà dopo pagherà i debiti. E’ un’opera strategica importante per la mobilità delle persone e delle merci. Il diritto di mobilità delle persone è un diritto di cittadinanza. Qualcuno mi ha chiesto se avessi preso casa in Liguria, non è così, ho semplicemente capito che questa regione ha delle esigenze proprie che riguardano tutta Italia. Abbiamo rimesso in pista un progetto che oggi è nel piano strategico sia del governo che di Rfi. Siamo consapevoli che ci siano criticità, non ci sono tutte le risorse ma si può procedere per lotti. L’obiettivo è completare l’opera per intero, un’opera che progettata 20 anni fa trova oggi prezzi ovviamente lievitati”.

Soddisfatta la deputata Paita: “Ho ripreso in mano questo progetto, parlando costantemente con Rfi e prevedendo soluzioni. Abbiamo commissariato l’opera nella mia commissione e il progetto di fattibilità è stato così anticipato. Chiaro che l’opera costi di più rispetto al passato, ora si tratta di lavorare per trovare i soldi ma il fatto di aver inserito questa opera tra quelle commissariate che sono prioritarie anche per il finanziamento, è un segnale”.

Presente anche il presidente Giovanni Toti: “La Pontremolese e un’opera cruciale per Spezia. Qualcuno ha messo questa infrastruttura in coda ad altre facendo a mio giudizio un grande errore. I porti della Liguria non impattano solo sul benessere della provincia della Spezia, e sono parte della competitività del manifatturiero emiliano e lombardo”. Un’opera nazionale che riguarda il secondo porto del Paese ma non solo: “Direi che alcuni passi avanti sono stati fatti in termini di presentazione dell’opera – ha aggiunto il presidente ligure -. Dovremmo essere all’ultimo miglio, io assicuro il sostegno come sempre fatto, una volta di più oggi che siamo qui tutti insieme, spero che le altre cose riguardanti la città è il suo porto vadano avanti. A partire dallo spostamento dei binari”.

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