La Montmartre spezzina torna al centro del consiglio comunale, stretta fra le delibere di fine mandato e la vicenda Oss che ha monopolizzato l’ultima parte del consiglio comunale. Il tema della Scalinata Cernaia, che un tempo rimpiva le pagine dei giornali grazie all’attivismo dei comitati che battagliarono a lungo per salvare le alberature, è e rimane significativo proprio perché la natura è in movimento. L’interpellanza porta la firma di Guido Melley e Roberto Centi che si sono fatti potavoce delle istanze dei residenti: “Numerosi cittadini ci segnalano, nel tratto fino a Via XXVII Marzo, il problematico stato di conservazione degli scalini, soprattutto nella parte interna, sconnessi e caratterizzati da vegetazione spontanea non regimentata, la presenza di panchine fortemente ammalorate anche nella struttura, incuria per quanto riguarda in particolare un cestino dei rifiuti costantemente pieno e in disordine, con cartacce che invadono la piazzetta, figure e scritte ascrivibili a vero e proprio vandalismo ovunque”. Una condizione verificata proprio dal consigliere Centi: “Altri residenti che ho incontrato ci hanno segnalato anche forti schiamazzi in precise ore del giorno e della notte”.
Chiedono una serie di sopralluoghi ed azioni concrete sia per quanto riguarda la sicurezza degli scalini, sia la cura del decoro urbano sia la quiete pubblica. Tocca all’assessore Luca Piaggi fare un punto sulla scalinata: “Il prato superiore della Cernaia, circa 75 metri, è stato riqualificato con un intervento da 350mila euro nel 2018. Per la parte inferiore, circa 110 metri, esiste uno studio di fattibilità: l’impegno economico è stimabile fra i 5 e i 600mila euro. La sistemazione complessiva è l’unica opzione possibile anche per questioni storiche ed estetiche: di fatto l’intervento sarebbe anche prodromico a realizzare i sottoservizi, come l’impianto fognario, che riguardano quell’area”. L’intervento diventa certamente più complesso e oneroso: “Vanno tenute presenti le alberature, nella parte inferiore sono presenti delle sofore e certamente per fare tutte queste operazioniandrebbe previsto un espianto delle stesse e una successiva ricollocazione come è stato fatto nella parte superiore per un esemplare – ha concluso l’assessore che ha anche la delega alla manutenzione -. L’intervento ha un importo importante, ad oggi non è inserito nel piano delle opere, ma potrebbe essere inserito nel prossimo. Bisogna trovare però le risorse da destinare ad un intervento del genere”.