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Venditti-De Gregori grandi protagonisti in un’estate spezzina con musica leggera e teatro

Fra i tanti nomi del cartellone anche Patty Pravo, Oblivion e Pojana. Ampio spazio al teatro in piazza.

Sarà ancora il teatro, insieme al jazz e ai concerti di musica leggera, il protagonista dell’Estate 2022 nell’arena all’aperto di Piazza Europa. La rassegna dedicata al Teatro per la città della Spezia giunge alla sua terza edizione, dopo l’importante partecipazione di pubblico degli anni precedenti. Un cartellone di tutto rilievo, che spazia dal classico al moderno, dal comico al tragico, dalla riflessione alla leggerezza, con contaminazioni e interazioni tra le arti, per un’offerta a tutto tondo che tenga conto di una platea dai molteplici orizzonti. Il cartellone degli spettacoli è stato presentato oggi in conferenza stampa dal Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e dal direttore artistico del Festival Alessandro Maggi. Con loro Lorenzo Cimino direttore artistico del festival del Jazz e Bruno Fiorentini direttore artistico della società dei concerti. Presenti anche Cristiano Lavaggi e Paola verri di Iren e Vittorio Bracco per Fondazione Carispezia, main sponsor della manifestazione insieme a Regione Liguria e Autorità di Sistema del Mar Ligure Orientale. “Sveliamo parte dell’estate spezzina, con la rassegna dedicata al teatro, i grandi concerti e il Festival Internazionale del Jazz – ha detto il sindaco, introducendo la presentazione – siamo stati i primi a favorire e promuovere l’esperienza del teatro in piazza d’estate, con una formula che in questi anni si è rivelata vincente. Il programma è all’altezza dei grandi festival italiani, e siamo sicuri che favorirà la presenza di turisti e visitatori in città. Il concerto di Venditti, in duetto con De Gregori si farà, come promesso e sarà uno degli eventi maggiori di tutta l’estate spezzina. ”

L’edizione 2022 de “La Spezia Estate Festival” aprirà i battenti giovedì 14 luglio con “Il Mercante di luce”, protagonista Ettore Bassi, un bellissimo e toccante romanzo scritto da Roberto Vecchioni che narra del viaggio poetico di un padre e di un figlio. Ivana Ferri, che cura l’adattamento e la regia, torna ad occuparsi di un teatro attento a problematiche sociali aperte e lo fa riunendo un gruppo di lavoro di rara sensibilità. Un racconto di parole febbrili e piene d’amore, pronunciate da un padre al proprio figlio. Il tentativo di lasciargli un dono, il più grande possibile, oltre la felicità, il disamore e l’amore, la casualità di nascere oppure no, oltre tutto questo che è un frullar d’ali in una melodia alta e che ci portiamo dentro al di là del tempo dato. “Perché non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro”. Si prosegue sabato 16 luglio con gli Oblivion, gruppo comico musicale-teatrale formatosi a Bologna nei primi anni Duemila e composto da cinque attori-cantanti (ma anche mimi e musicisti) di cabaret. Il loro spettacolo, “Oblivion Summer Show”, vede in scena Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli Gli Oblivion sono i cinque sensi della satira musicale, i cinque continenti della parodia, i cinque gradi di separazione fra i Queen e Gianni Morandi. Li hanno definiti “atomizzatori di repertori musicali, pusher di pillole caricaturali” ma anche “meravigliosamente superflui, come le Piramidi”. Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono uno Spotify vivente che mastica le note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti prima. Un OGM che spazia tra genio e follia, giocoleria e cabaret, intrattenimento leggero e profonda demenzialità. “La Spezia sta diventando sempre più un centro di appuntamenti importanti, anche grazie all’attenzione costante alla qualità delle proposte. – dichiara Maggi – Per il bellissimo rapporto che si è creato con la città e con gli appassionati del settore, auspico davvero che il pubblico, già generosissimo nelle passate edizioni, possa apprezzare e approfondire con la sua presenza le varie serate del festival, per continuare a rendere sempre più saldo il filo tra La Spezia e gli eventi dal vivo, tra i cittadini e il Teatro, tra l’estate e la Cultura”.

Martedì 19 luglio la rassegna continua con “Mistero buffo”, di Dario Fo e Franca Rame, pietra miliare del teatro italiano e testo più celebre dell’attore Premio Nobel per la letteratura, che la portò per la prima volta in scena nel 1969. Una grande giullarata popolare in grammelot che rovesciava in chiave satirico-grottesca episodi e personaggi della cultura dominante, soprattutto religiosa. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli nella riproposizione di quest’opera straordinaria: l’attore, solo in scena, senza trucchi, riporta in vita quei personaggi per riconsegnarli, se possibile, all’eternità del teatro. L’intento è quello di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un’interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza.

Mercoledì 20 luglio spazio alla musica italiana con il duo Antonello Venditti/Francesco De Gregori, che si preparano a portare la vera anima del cantautorato italiano in un ricco tour estivo al via dal prossimo 18 giugno dallo Stadio Olimpico di Roma. A distanza di 50 anni dal loro disco a quattro mani Theorius Campus, i due pluripremiati artisti saranno insieme sul palco di Piazza Europa per la data spezzina del tour, che toccherà le arene e i teatri di tutta la penisola.

Venditti e De Gregori

Domenica 24 luglio l’appuntamento è con “Le Supplici” di Euripide, testo tradotto da Maddalena Giovannelli con la regia di Serena Sinigaglia. Protagoniste sul palco sette attrici: Mariangela Granelli, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Deborah Zuin. Le Supplici sono le sette madri degli eroi uccisi presso le porte di Tebe. Giungono ad Atene per implorare Teseo: recuperi i cadaveri dei vinti, dei figli uccisi, a costo di fare guerra a Tebe che non li vuole restituire. Tebe sotto la tirannide di Creonte, Atene sotto la democrazia di Teseo. Ancora una volta una stranezza: può essere la democrazia in mano ad una persona sola? Non è una contraddizione in termini? Il discorso tanto caro a Euripide, che parla di pacifismo e amore tra i popoli, di dolore e di pietà di queste madri che hanno perso i figli, di un intero paese che ha perso i propri eroi, si intreccia con un sottile ragionamento politico, capace di rendere questa tragedia un unicum per l’antichità.

La Spezia Estate Festival 2022 vede poi in cartellone, mercoledì 27 luglio, un testo scritto e diretto da Lucia Calamaro, drammaturga, attrice e regista di fama internazionale, vincitrice nel 2019 del premio Hystrio alla drammaturgia: si tratta di “Darwin inconsolabile (un pezzo per anime in pena)”, con Riccardo Goretti, Gioia Salvatori, Simona Senzacqua, Maria Grazia Sughi. C’è una madre anziana, Maria Grazia, artista performativa, che si finge morta per ricevere un po’ di attenzione dai 3 figli, cosi occupati, cosi distratti, cosi disamorati, aggressivi, assenti. Simula la morte come certi animali: Maria Grazia pratica la “tanatosi”, molto diffusa tra certe specie che per scampare all’aggressione del predatore, “fanno il morto.” C’è una figlia ostetrica, schiacciata dalla preoccupazione per le nuove generazioni, ambientalista imbranata: Simona. Un figlio maestro elementare, buonissimo, che ha per le mani il futuro e si imbatte in un fumoso testo inedito de “L’Origine della specie”: Riccardo. Una figlia in simbiosi con la madre, performer, che indaga il prospettivismo amazzonico e le teorie dell’interspecie, sentendosi più vicina al mondo vegetale che all’animale: Gioia. “Una madre che simboleggia il pianeta? Forse. Dei figli che simboleggiano noi? Può essere. Ma nessuno, di certo, la bontà. Né la colpa. O il destino. Nessuno è vittima”. (Lucia Calamaro)

Chiara Francini

Giovedì 28 luglio il palco all’aperto di Piazza Europa ospiterà Chiara Francini, che ancora una volta si cimenta con una nuova avventura teatrale: “Una ragazza come io”, scritto dalla stessa attrice con Nicola Borghesi, che ne cura anche la regia. Un frizzante monologo cucito su di lei, uno show che unisce comicità e intrattenimento tra citazioni, remake, gag e sapiente umorismo, in un gioco di contrasti eleganti. L’atmosfera, divertente ma sofisticata, è unica nel suo genere, accattivante, molto originale. Un piccolo gran varietà, con musica ed effetti speciali.

Venerdì 29 luglio sarà la volta di Leon Faun, nome d’arte di Leon de la Vallée, rapper e attore classe 2001. Nato a Roma, vive a Fiumicino dove in tenera età si appassiona alla musica, spinto da una famiglia immersa nell’arte. Già a 12 anni, infatti, si avvicina all’universo rap, cogliendone le enormi potenzialità espressive. Dotato di talento vivido e fuori dal comune, Leon Faun cresce musicalmente grazie al supporto costante del producer Duffy che lo aiuta a muovere i primi passi. Nel 2015 pubblica alcuni brani su YouTube sotto il nome LYO mentre risalgono al 2017 il primo EP “Endless” ed il singolo “Terabithia”.

Andrea Pennacchi

Sabato 30 luglio la rassegna prosegue con “Pojana e i suoi fratelli”, di e con Andrea Pennacchi. Il personaggio di Pojana, noto ai telespettatori di “Propaganda Live”, è nato dalla necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero) ad avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi. Un enigma, che si risolve in racconto che passa in rassegna maschere, più o meno goldoniane, specchio di una società intera. Ed eccolo qui, Franco Ford detto il Pojana, a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio.

Domenica 31 luglio appuntamento con “Let’s twist again!”, il nuovo show dei Black Blues Brothers”. Scritta e diretta da Alexander Sunny (produttore di spettacoli di successo e curatore di speciali TV sul Cirque du Soleil), la seconda attesissima produzione dei Black Blues Brothers riporta sul palco i cinque artisti africani che hanno già riscosso grandissimo successo in un tour mondiale con più di 700 date che ha elettrizzato più di 300.000 spettatori. Nella sala d’aspetto di una stazione ferroviaria cinque uomini, con indosso trench alla Humphrey Bogart, sono in attesa. Di un treno? Di una persona? Per ingannare il tempo ascoltano twist e rock’n’roll da un juke-box d’epoca e provano a chiamare al telefono la propria fidanzata, ma proprio queste due passioni per la musica e per l’amore fanno perdere il treno al gruppo! Come rimediare? Scatenandosi in acrobazie incredibili, che sfruttano tutto ciò che li circonda per numeri mozzafiato: i tavoli, le sedie… anche i passaggi a livello! “Let’s twist again!” è uno show acrobatico comico musicale, con una colonna sonora indimenticabile che attinge al periodo d’oro della musica statunitense e propone sequenze acrobatiche inedite e travolgenti. Uno spettacolo dinamico, adatto a un pubblico di ogni età e di ogni nazione.

La Spezia Estate Festival continua martedì 2 agosto con “La Gilda”, un progetto di Laura Marinoni e del musicista Alessandro Nidi tratto da “La Gilda del Mac Mahon” di Giovanni Testori. La Marinoni e Nidi (al pianoforte) daranno corpo e voce agli esuberanti personaggi di periferia ritratti dallo scrittore milanese nella sua raccolta di racconti, spesso rappresentata a teatro, proprio per lo straordinario calore umano delle vicende. “Ho lasciato il teatro, quel giorno folle di fine febbraio in cui iniziava l’incubo della pandemia, nei panni della Monaca di Monza dei Promessi Sposi di Testori, e Testori fa rinascere adesso la Gilda… – spiega l’attrice nel presentare lo spettacolo – Mi sembra di conoscerla, la Gilda. E la lingua stupefacente con cui l’autore la fa par-lare, come un torrente in piena; quella vitalità senza freni che racconta la fatica di sopravvivere e la passione incontenibile per il sesso sì, ma soprattutto per l’amore”. Una selezione di musiche che spazia da Jannacci a poeti-musicisti immensi come Ferré o Monteverdi, fa da commento intimo al racconto testoriano. Mercoledì 3 agosto ancora un appuntamento con la musica italiana, protagonista Patty Pravo che porterà il suo nuovo tour 2022 “Minaccia Bionda” alla Spezia. La grande interprete della canzone italiana, in piena libertà e nello stile che la contraddistingue, si racconta fra musica e parole. Successi, ricordi ed aneddoti, contributi video, alcuni dei quali inediti con la sapiente voce narrante di Pino Strabioli. Dalla mitica notte romana del Piper continua ad accompagnare il pubblico tra successi e sparizioni, provocazioni e intense interpretazioni. In scaletta i brani che hanno fatto la storia della musica italiana, ma anche quelli più ricercati e sperimentali. Patty Pravo, 120 milioni di dischi venduti, ha influenzato generazioni, sconvolto le regole, esplorato e sperimentato nella musica e nello stile.

Patty Pravo

Giovedì 4 agosto l’arena di Piazza Europa ospiterà “La caduta di Troia” (dal libro II dell’Eneide), protagonista Massimo Popolizio, voce magnetica e inconfondibile, tra gli attori più importanti del panorama nazionale. Il tema è quello dell’inganno. L’immenso cavallo, dono dei Greci, viene trasportato nelle mura di Troia, ma si trasformerà per i troiani in una macchina di morte e distruzione Alla corte di Didone, Enea narra, descrivendo con “indicibile dolore “, quella notte di violenza e di orrore. Le parole di Virgilio sembrano uno storyboard, una sorta di sceneggiatura ante litteram e “attraverso quelle parole – dice Popolizio – cercherò di creare vere e proprie immagini, di far vedere ciò che è scritto”.

Il cartellone prosegue martedì 9 agosto con “Addio fantasmi”, spettacolo della Compagnia Fanny & Alexander tratto dall’omonimo romanzo di Nadia Terranova (ed. Einaudi, 2018), il cui debutto nazionale è previsto il prossimo 12 luglio al Ravenna Festival. Protagoniste due attrici di razza come Anna Bonaiuto e Valentina Cervi. Ida è sbarcata a Messina: la madre l’ha richiamata in vista della ristrutturazione dell’appartamento di famiglia. Circondata dagli oggetti di sempre, è costretta a fare i conti col trauma antico della scomparsa del padre, che una mattina è andato via e non è più tornato. Sulla sua mancanza si sono imperniati i silenzi con la madre, un’identità fondata sull’anomalia, persino il rapporto col marito. Ma ora che la casa d’infanzia la assedia, deve spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena. Lo spettacolo, a partire dall’ossessione dello spazio fisico della casa che cade a pezzi e che va sovrapponendosi con lo spazio psichico, libera i fantasmi che rivivono attorno a madre e figlia, per esorcizzarne la potenza e rimettere in circolo le immagini fondamentali che regolano i rapporti più ancestrali.

La Spezia Estate Festival prosegue domenica 14 agosto con “Comedy Ring”, un format originale della SM MANAGEMENT in cui i comici di Zelig, Colorado, Camera Cafè ed Eccezionale Veramente si sfidano sul palco per vincere la corona più ambita ovvero le risate e gli applausi del pubblico che alla fine è il solo vero vincitore. COMEDY RING ha già un lungo e fortunato Tour alle spalle nei migliori Teatri di tutta la penisola, Tour che continua con sempre maggiore successo. Sul palco di Piazza Europa saranno ospiti Massimo Costa (da Camera Café), Max Pieriboni (da Colorado/Zelig), Stefano Chiodaroli (da Colorado/Zelig), Mauro Villata (da Colorado/Eccezionale veramente), Carlo De Benedetto (da Eccezionale veramente Una serata piena di risate e di divertimento con il coinvolgimento di grandi e piccini.

Penoni e Manera

Giovedì 18 agosto Leonardo Manera e Claudia Penoni, l’irresistibile duo dei polacchi di Zelig, saranno ospiti della rassegna con il loro spettacolo “Vita Polonia” Come in tutte le vere coppie ci sono momenti di distacco, ci sono poi anche quelli in cui ci si riavvicina. Così succede anche a Petrektek e Cripztak, i protagonisti di questo recital dove si riflette e si ride sulla vita di coppia e, soprattutto, sulla difficoltà della vita di coppia. Ma non solo: Manera e la Penoni, oltre a interpretare i “polacchi”, recitano monologhi e propongono anche nuovi personaggi. Un recital dove i due attori si ritrovano ancora insieme per proporre al pubblico novanta minuti di divertimento e risate non convenzionali ma anche, in alcuni momenti, di poesia.

 

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