Sabato, 23 aprile, presso un gremito auditorium della Biblioteca Beghi, si è tenuto un incontro pubblico sull’emergenza Ucraina promosso dal consigliere comunale Oscar Teja, presidente della commissione Politiche sociali, al quale hanno partecipato il sindaco Peracchini, Mario Mauro, già ministro della Difesa, Giovanna Parravicini, della Fondazione Russia Cristiana e Michail Minakov, professore e filosofo ucraino.
L’ex ministro ha ricordato come l’Ucraina “una nazione di 44 milioni di abitanti, semina e coltiva grano per 600 milioni di persone. Paesi come Marocco ed Egitto che quest’anno sono senza coltivazioni resteranno senza alimenti. L’Europa può ancora reggere con una nuova semina”. Inoltre “in Transnistria, una repubblica russa de facto, sono presenti al confine con la Moldovia 150 testate nucleari, in un territorio più piccolo della provincia di Brescia”. “La guerra in Ucraina è il pretesto che la Russia usa per un confronto a tutto campo con l’Occidente – ha concluso Mauro -. Per questo bisogna mettere attorno al tavolo non solo i diretti contendenti, ma tutti gli attori dello scenario globale. Non a caso già diversi anni fa il Pontefice parlava di ‘guerra mondiale a pezzi’. La vera posta in gioco sono i nuovi equilibri mondiali”.
Giovanna Paravicini ha descritto la distruzione di tutti gli archivi relativi alle deportazioni nei lager fatte nei secoli dal regime sovietico: “Questo è gravissimo anche dal punto di vista della storia e della tradizione, perché priva per sempre la gente e soprattutto i giovani della ricchezza culturale, umana della loro storia che potrebbe favorire il maturare in loro della consapevolezza della loro identità e delle ragioni per difendere la loro libertà”.