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La progettazione della nuova tribuna del Picco pronta ad entrare nel vivo

Martedì 26 aprile il Consiglio Federale che dovrà ratificare le nuove licenze nazionali, con l'abbassamento della capienza minima per la serie A. Il condizionale è d'obbligo fino ad approvazione avvenuta, ma traspare un deciso ottimismo in casa aquilotta. Dal giorno dopo l'emanazione dei criteri infrastrutturali, lo studio GAU Arena di Gino Zavanella conoscerà i contorni entro cui concentrare la progettazione del settore.

Tribuna

Martedì 26 aprile un Consiglio Federale che può cambiare la storia dello stadio “Alberto Picco” della Spezia. Nelle nuove licenze nazionali per la stagione 2022/23 dovrebbe essere ritoccata la norma che stabilisce la capienza minima per gli impianti della serie A: da sedicimila a dodicimila posti a sedere. Il condizionale è d’obbligo fino ad approvazione avvenuta, ma traspare un deciso ottimismo in casa aquilotta.

Su questo punto hanno lavorato negli scorsi mesi il vicepresidente Andrea Corradino, l’ad Nicolò Peri ed il direttore organizzativo Pierfrancesco Visci e lo stesso presidente Philip Platek a più livelli, trovando la sponda degli altri club di serie A. D’altra parte non è solo una proposta di Via Melara, che di certo rimane tra le realtà più interessate al risultato.

Dal giorno dopo l’emanazione dei criteri infrastrutturali, lo studio GAU Arena di Gino Zavanella conoscerà i contorni entro cui concentrare la progettazione della nuova tribuna dello stadio Picco, che fino ad oggi ha dovuto prevedere due soluzioni a seconda della capienza minima. Nel corso dei prossimi mesi dunque verrà svelato il progetto di rifacimento del Picco. Di pari passo con il design, estetico e funzionale, vi sono elementi decisivi da determinare: l’impegno economico, con una parte di contributo pubblico, una nuova convenzione pluriennale con il Comune della Spezia, proprietario dell’impianto, tutta la parte riguardante i permessi, con il ruolo della Commissione provinciale di vigilanza.

L’orizzonte rimane l’apertura del cantiere nella primavera del 2023. Il discorso stadio si conferma al centro del progetto dei Platek e, con il mercato bloccato, rimane ad oggi la linea di intervento prioritaria per lo Spezia. Non appare casuale il tempismo con cui, nelle scorse ore, è stato lanciato un sondaggio presso i tifosi che servirà a fornire elementi utili a calibrare le aree del nuovo settore. Quanti sky box, quante logge e quanti posti a bordo campo?  E quali servizi? Di certo tutto ciò che riguarda le televisioni – dalle postazioni per le telecamere agli studi – sarà finalmente spostato dal settore distinti.

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