Il marchio “Marinella” potrebbe presto tornare sugli scaffali, non più con l’iconico Tetra Pak del latte che ha segnato un’era – ma anche il malinconico declino della frazione sarzanese – ma con caratteristiche bottiglie d’olio prodotto proprio nella tenuta un tempo calpestata dalle mucche. Il futuro della piana infatti si sta ormai delineando a passi spediti e domani vivrà un passaggio importante in Consiglio comunale con la discussione, e la prevedibile approvazione, della convenzione fra il Comune e Marinella Spa in liquidazione per la costituzione di servitù ad uso pubblico, la sistemazione dei percorsi e la creazione e il controllo di accessi all’interno della tenuta. Questo consentirà alla proprietà di concludere la cessione di circa cento ettari di terreno ad un importante imprenditore agricolo del Ponente Ligure che realizzerà uno dei più grandi uliveti d’Italia. Un “vincolo” necessario per salvaguardare un percorso utilizzato quotidianamente da tantissime persone che cambierà il proprio scenario e avrà in futuro orari di accesso e chiusura notturna a garanzia delle sicurezza dell’intera area produttiva. L’oliveto – la cui realizzazione sembra molto più concreta delle suggestioni legate a Farinetti e Volpi – sarà invece impostato secondo i più moderni orientamenti del settore e impiegherà le migliori tecnologie disponibili per realizzare un’azienda ad alta produttività e a basso impatto ambientale, nel rispetto della destinazione agricola del sito, con piante che saranno mantenute ad un’altezza non superiore ai tre metri.
“Marinella non è più terra di degrado e abbandono, ma di opportunità e investimenti – dichiara con soddisfazione il sindaco Cristina Ponzanelli – come dimostrano i fatti, oltre qualsiasi parola. La riqualificazione della Colonia Olivetti, il recupero del Borgo e della tradizione agricola della tenuta rientrano in un’unica visione del territorio, che guarda a un futuro di sviluppo e insieme di rispetto della nostra storia. Parliamo di circa cinquanta milioni di investimenti tra pubblico e privato, che dopo decenni di abbandoni rilanciano il futuro del nostro litorale. Per la tenuta abbiamo imposto la sottoscrizione di questa convenzione, che garantirà per sempre ai sarzanesi e non solo di poter vivere il suo paesaggio, la sua straordinaria bellezza e il nuovo parco olivicolo durante ogni giorno. Dal latte versato e abbandonato al nuovo olio di Marinella, siamo orgogliosi che uno tra i più grandi imprenditori della Liguria guardi a Sarzana per investire e di poter trovare presto negli scaffali alimentari i frutti della nostra terra. Recuperiamo la nostra storia, un pezzo alla volta”.
La convenzione, necessaria per il buon esito dell’accordo fra vecchia e futura proprietà, consentirà infine di risolvere anche il problema del collegamento con Portus Lunae, il cui sbocco era su area privata, e che sarà invece raccordato al nuovo percorso che garantirà il passaggio dall’area archeologica al litorale. Per Marinella si tratta invece dell’ultimo progetto di trasformazione dopo quelli riguardanti la Colonia Olivetti e la rigenerazione urbana del borgo che entro pochi anni dovrebbero cambiare il volto di un’area troppo a lungo abbandonata a se stessa e promesse mai mantenute.