LeAli a Spezia: “Pediatria ceduta armi e bagagli al Gaslini nel silenzio della politica“

“Mentre il sindaco uscente Peracchini è tutto preso da tagliare nastri a destra e a manca sta prendendo corpo una operazione dai risvolti a dir poco preoccupanti che interesserà a breve due reparti indispensabili del nostro sistema ospedaliero: pediatria e neonatologia. Il presidente della Regione Toti ha infatti deciso di traferire armi e bagagli tutte le pediatrie liguri all’Istituto Gaslini di Genova: un istituto che, anche se è un polo di eccellenza universalmente riconosciuto, è pur sempre una struttura assimilabile alle imprese private del settore sanitario per quanto accreditata con il servizio sanitario nazionale e regionale.” Così Guido Melley, capolista di LeAli a Spezia alle prossime elezioni amministrative, che attacca: “Si sta dunque consumando una nuova sorta di privatizzazione di fatto dei servizi sanitari essenziali – continua Melley – una vera e propria “cessione di ramo d’azienda”, come se si trattasse della vendita di uno stabilimento industriale o di una divisione commerciale di qualche gruppo imprenditoriale, che però nel caso in questione riguarderà a breve il passaggio dal settore pubblico a quello privato di reparti ospedalieri, con tanto di personale medico ed infermieristico trasferito d’imperio”. Continua Giorgio Ferrari, primario ospedaliero al S.Andrea e candidato di LeAli a Spezia alle prossime elezioni: “E’ una vicenda preoccupa decine di operatori di tutte le pediatrie liguri, inclusi medici ed infermiere dei nostri reparti spezzini. Nessuno di noi ha nulla in contrario a rafforzare i rapporti di collaborazione tra la nostra pediatria ed il Gaslini, che può fornire prestazioni mediche e consulenze scientifiche di assoluto livello, ma siamo invece a dir poco perplessi rispetto al trasferimento forzoso del nostro personale e di reparti tanto importanti dalla gestione pubblica della nostra Asl ad un istituto privato”.

“I cittadini devono sapere – proseguono Melley e Ferrari – che in forza di questa decisione imposta dalla Regione accadrà che ogni visita pediatrica effettuata presso i nostri ospedali sarà pagata direttamente al Gaslini, ogni accesso al pronto soccorso pediatrico sarà regolato da disposizioni del Gaslini, così come per ogni bambino nato alla Spezia ci sarà un corrispettivo da pagare al Gaslini. E il direttore dell’Istituto genovese Spiazzi è stato chiaro quando ha richiamato sulla stampa “la ben nota scarsa remunerativita’ delle tariffe per le prestazioni pediatriche”: il che fa presumere che le famiglie spezzine che si rivolgeranno a quella che una volta era la pediatria “pubblica” dovranno pagare ticket sanitari piuttosto salati a favore dell’Istituto. Una operazione molto controversa – concludono gli esponenti di LeAli – che purtroppo sta passando politicamente sotto silenzio e che vede complici di Toti quelle forze politiche del centrodestra, a partire dalla Lega, che in tutti questi anni hanno sostenuto il depauperamento della nostra sanità locale. Noi siamo certi di una cosa: la privatizzazione di fatto di pediatria e neonatologia non è certamente ben vista dal personale in servizio, non ha alcuna convenienza per le famiglie spezzine, ma probabilmente conviene invece al Gaslini: un istituto che ha registrato perdite milionarie nel conto economico degli ultimi esercizi annuali e che grazie a questa operazione potrà contare su un aumento considerevole del proprio volume d’affari.”