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Un decreto non determina la fine di una malattia

Fine emergenza sanitaria, quarta dose over 50 e recupero liste d’attesa. Sanità e futuro della pandemia

Il direttore generale di Asl 5 Paolo Cavagnaro: "Necessario mantenere i comportamenti adottati negli ultimi due anni. L'azienda sociosanitaria sta lavorando sul recupero delle prestazioni. Ci sono già state più di 4mila 700 richieste e il 67 per cento sono state soddisfatte nei termini previsti".

Covid. Alla Spezia dal punto di vista sanitario la situazione è sotto controllo, ma la pandemia non è ancora finita, mentre si apre la strada della quarta dose per gli over 50 e i posti letto occupati in ospedale sono ancora trenta. La situazione dunque non è da sottovalutare. A questo si aggiunge il ritorno alla normalità per quanto riguarda i servizi forniti da Asl 5 che sta lavorando al recupero sulle liste d’attesa. La fine dell’emergenza sanitaria e un’istantanea della malattia arrivano dal direttore generale di Asl 5 Paolo Cavagnaro.

“La situazione in ambito sanitario è sotto controllo – spiega – ma questo non significa che la pandemia sia finita. C’è un decreto importantissimo che determina la fine dell’emergenza sanitaria, ma non può purtroppo determinare la fine di una pandemia. Per quello sarà necessario attendere del tempo, sicuramente sarà importante continuare a vaccinarsi, anche con la terza dose. E molto probabilmente ci sarà la quarta dose per gli over 50″.

Tra i consigli per diminuire il contagio, il direttore generale aggiunge: “Anche in questa stagione è necessario mantenere, in attesa dell’autunno, le normali abitudini degli ultimi due anni: lavare sempre le mani, tenere la mascherina al chiuso oltre a quello previsto nel decreto, mantenere il distanziamento fisico. Queste misure serviranno per arrivare all’autunno in sicurezza. La pressione ospedaliera si è ridotta a trenta persone ricoverate e la Rsa Mazzini ospita ancora positivi che non possono rientrare nelle proprie case. Si sta lentamente tornando a una vita di relazione più tranquilla“.

La fine dell’emergenza sanitaria per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi comporta una serie cambiamenti anche per le aziende sociosanitarie. “Per tutte le Asl e le aziende ospedaliere in generale c’è una ripresa delle attività ordinarie. Negli ultimi due anni non si sono interrotti i servizi di emergenza-urgenza e per i malati oncologici. In questi tre mesi abbiamo ripreso a pieno ritmo lo screening mammografico e le attività degli interventi chirurgici di elezione – conclude Cavagnaro -. In questo ambito stiamo recuperando anche le liste di attesa sia per questo genere di interventi che per le visite specialistiche e le indagini diagnositche. Sono attivi il numero verde e una mail se il cittadino non trovasse soddisfazione sulla prenotazione di visite specialistiche, di indagini radiografiche e diagnostiche. Quando non corrispondono alla priorità prescritta dal medico ci sono questi recapiti ai quali rivolgersi. Abbiamo già risolto situazioni di questo genere. Ci sono già state più di 4mila 700 richieste e il 67 per cento sono state soddisfatte nei termini previsti”.

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