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Avantinsieme, confermati tutti i vertici. Forcieri: “Area Enel motore del futuro. L’arsenale ha potenzialità turistiche”

Gianmaria Cristina e Franco Vaira

Avantinsieme si avvicina alle elezioni amministrative confermando in toto i vertici del movimento nato nel 2017. Dal presidente Lorenzo Forcieri si scende al vice Franco Vaira, autori di un recente avvicendamento in consiglio comunale. Coordinatore rimane Gianmaria Cristina, mentre il responsabile dell’organizzazione sarà ancora Riccardo Delucchi. Un mix di esperienza e gioventù, dunque, che è stato confermato nel corso del pomeriggio, durante il primo congresso di Avantinsieme che si è svolto all’Urban center.

La relazione introduttiva è stata affidata a Vaira, a conferma della priorità che la sanità ricopre per il movimento. Il consigliere comunale ha snocciolato una serie di numeri che descrivono le problematiche che affliggono Asl 5: “La provincia spezzina è quella con meno operatori sanitari in relazione agli abitanti in tutta la Liguria, solo 9 ogni mille, mentre a Genova sono 18. In Asl 5 mancano medici, infermieri, tecnici, Oss e i posti letto sono scesi a 420. I reparti sono in grosse difficoltà, da Dermatologia a Ematologia, che di fatto non esiste più, essendoci una sola dottoressa. La lista degli interventi programmati in Ortopedia ha raggiunto la soglia di 430, mentre gli screening sono in forte ritardo. La curva dei tumori si è appiattita perché negli ultimi due anni non ci sono state diagnosi, ma bisogna aspettarsi un’impennata nei prossimi anni”. Per questi e altri motivi Avantinsieme aveva presentato una mozione per istituire un Tavolo tecnico istituzionale sulla sanità, ma è stata bocciata. “Come sempre, quando a proporle è l’opposizione… Mi hanno risposto che c’è una commissione consiliare ad hoc, anche se in realtà si occupa di moltissime cose e non è sempre stata convocata quando richiesto. L’impressione è che il centrodestra abbia paura del dibattito e del contraddittorio. Dobbiamo ribellarci allo strapotere centralistico genovese. Manca la gestione politica da parte del sindaco, che è la principale autorità sanitaria cittadina”. Vaira ha concluso rimarcando la scarsa attrattività della sanità spezzina per i medici e criticando il piano finanziario proposto dalla Regione per il nuovo ospedale: “Chi farebbe mutuo che comporta tre volte il costo del prestito?”.

Il congresso è proseguito con l’intervento di Ciccio Del Santo, sulla cultura, ritenuta una risorsa importante, insieme a turismo. “Questa città deve recuperare il luogo di capoluogo. Viviamo in un territorio ricco di storia e cultura sotto diverse forme, anche quella del cibo, e da sempre il nostro golfo è quello della mescolanza di genti, della mesciua”.
Delucchi ha ricordato l’impegno che Avantinsieme ha messo in campo sin dal 2017 riguardo al futuro dell’area Enel. “Abbiamo sin da subito presentato una mozione che è stata congelata per due anni e che rappresentava la nostra idea di sviluppo per la zona e per la città. Abbiamo visto come gran parte degli stabilimenti ad alta tecnologia che hanno aperto lo hanno fatto in zone meno adeguate di quando lo sia una città portuale come la nostra. Essere nella condizione di stallo attuale è un errore strategico che pagheremo. In passato abbiamo difeso il nostro tessuto industriale e oggi questo deve essere un vantaggio. Quando parliamo di settore della difesa non lo facciamo perché siamo degli imperialisti, ma per l’economia del territorio, e quando ci riferiamo alla produttività non parliamo di ore lavoro, ma di lavorare per ridurre gli ostacoli in termini di burocrazia. Gli ultimi dati Istat parlano di un calo di 1.500 abitanti in un anno, a dimostrazione di una  tendenza all’invecchiamento che bisogna cercare di invertire: l’università è stata mantenuta alla Spezia coi denti, bisogna proseguire per attrarre giovani alla Spezia. Non vogliamo che sia una città di pensionati”.
Le questioni ambientali sono state al centro dell’intervento di Giorgio Di Sacco Rolla: “Per troppi anni tra questioni ambientali e sviluppo abbiamo assistito al muro contro muro, chiaro segno del fallimento della politica come alta mediazione. La Spezia, al contrario, può oggi diventare un laboratorio politico per vincere certe sfide. Invece l’attuale amministrazione prosegue col piccolo cabotaggio. I dragaggi? Vanno fatti per far operare il porto, ma bisogna vedere come. Riguardo alla stazione marittima siamo concordi ma le banchine devono essere elettrificate il prima possibile e dobbiamo mantenere il Gnl e l’idrogeno come traguardi futuri”.

Il presidente Forcieri ha toccato temi maggiormente politici e relativi al percorso di avvicinamento all’ingresso di Avantinsieme nell’alleanza di centrosinistra. “Il Pd ha privilegiato la politica nazionale ma credo e spero sia meglio dare privilegio alle scelte per il territorio. Insieme a Italia viva, Psi e Più Europa eravamo rimasti fuori dal dibattito in maniera anche un po’ incomprensibile. Ma la candidata come prima mossa ha fatto un appello alle nostre forze politiche, dando un segno di una autonomia dai partiti. E questo è quello di cui abbiamo bisogno. Non di condizionamenti da Roma o da Genova… L’area Enel di cui abbiamo parlato poco fa può essere il motore di una nuova Spezia. Nei decessi scorsi sono state accettate tante servitù per il bene del Paese, ora possiamo riprenderci in mano il nostro futuro. E’ sbagliato fare la battaglia alla Marina militare, ma non ha bisogno di tanto spazio. E più che per industria crediamo che l’arsenale abbiamo davvero tante potenzialità turistiche. Con poco a quell’area si può dare una nuova funzione”.

Sommovigo ha ringraziato Avantinsieme e i rappresentanti di Più Europa seduti in prima fila per aver accettato di dialogare in vista delle amministrative e di aver infine scelto di sostenerne la candidatura. “E guardando i punti programmatici del congresso di oggi sono ancora più contenta: sanità, ambiente, sviluppo e giovani. Sono tematiche che voglio mettere al centro anche del mio programma. Il Pnrr sarà protagonista dei prossimi anni e promuove transizione energetica, digitale e inclusione sociale. Argomenti che richiamano i temi appena descritti. Ragionare in termini ambientali, non significa essere contro lo sviluppo, né sostenere lo sviluppo significa non interessarsi all’ambiente. Ed è coniugando questi aspetti che avremo una città a misura di giovani. Dopo cinque anni senza visione si ha una città anestetizzata che si accontenta di quello che è stato fatto. Invece abbiamo bisogno di progettualità e se diventerò sindaca nell’ultimo anno di mandato non mi dedicherò a tagli del nastro ma alla presentazione di progetti per i cinque anni successivi. Lavorando su questi temi potremmo riprenderci il Comune”, ha concluso Sommovigo.

Dopo la candidata hanno parlato gli altri ospiti presenti in sala: i giovani di Speziadinamika, il candidato sindaco Paolo Pazzaglia, Rino Tortorelli, portavoce del Manifesto per la sanità locale, e Diego Del Prato per conto di Più Europa. “Peracchini ha sbagliato poco perché non ha fatto nulla. E non è colpa del Covid: questa amministrazione ha dormito prima, durante e dopo il lockdown. La specialità è mettere le lucine e lasciarle. Se pensiamo anche alla strampalata proposta di Spezialand e al bruco mela tra le ciminiere dell’Enel, mi sa che ci sono desideri infantili irrisolti”.

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