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Leali a spezia

Melley e Centi: “Il centrodestra sulla sanità vive su Marte”

Centi e Melley

“Non bastava la propaganda di Peracchini, tutto preso a tagliare nastri e a raccontare una città senza più problemi che esiste solo nella sua testa. Ora che la campagna elettorale sta entrando nel vivo ecco le dichiarazioni roboanti di esponenti del centrodestra locale tra cui la consigliera regionale Menini che parla della sanità spezzina come di un vero bengodi”. Così Guido Melley e Roberto Centi, esponenti di LeAli a Spezia/Lista Sansa, commentano le dichiarazioni della portavoce in Regione della lista Toti (leggi qui).
“La nostra Asl ha un numero di medici, infermieri e Oss insufficiente che ci mette sul più basso gradino del podio rispetto alle altre province liguri. Continua la fuga di medici e primari, che non potendo lavorare al meglio in strutture sanitarie obsolete lasciano la nostra Asl impoverendo la qualità dei servizi offerti. Toti e soci – proseguono Melley e Centi – stanno per mettere in mezzo alla strada ben 120 Oss senza battere ciglio, 120 lavoratori e famiglie che non avranno più uno stipendio dopo aver operato per anni nei nostri reparti ospedalieri. Abbiamo una rete di ospedali che fa acqua da tutte le parti e il Sant’Andrea che cade letteralmente a pezzi, mentre il nuovo Felettino è risultata la più grave e colpevole incompiuta di questi anni da parte di Toti e del suo fido Peracchini. La Regione non è in grado di ridurre le liste di attesa e procede imperterrita ad appaltare a privati parti sempre più considerevoli della sanità spezzina, a partire dalle visite specialistiche e dagli interventi chirurgici affidati sempre di più a cliniche esterne. I servizi di medicina territoriale sono stati abbandonati da questa giunta che governa la Regione dal 2015, con i distretti socio sanitari allo sbando e con le Case di Comunità, finanziate dai fondi del Pnrr, che chissà quando vedremo realizzare sul nostro territorio. Questa è la vera e reale situazione della sanità spezzina che purtroppo tutti gli spezzini conoscono sulla loro pelle. Tutti a parte Toti, Peracchini e Menini che probabilmente vivono su Marte”.

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