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Grate in psichiatria, Raffaelli a Menini: “Sanità spezzina non è allo sfascio? Mi chiedo dove viva. Un po’ di pudore non guasterebbe”

Marco Raffaelli

Vorrei mettere in elenco alcuni fatti che hanno riguardato l’Asl5, solo negli ultimi due anni. Abbiamo avuto medici e specialisti che, appena hanno potuto, se ne sono andati a gambe levate, affidamento della gestione e dei turni di alcuni reparti ai privati, per mancanza di personale, bandi di concorso per assumere risorse, attraverso contratti a tempo determinato e quindi per niente. Tutto questo mentre nell’Asl del Nord-Ovest della Toscanahanno assunto, da inizio anno, 200 unità tutte a tempo indeterminato”. Così Marco Raffaelli, consigliere comunale del Partito democratico, risponde alla consigliera regionale Daniela Menini, a proposito della sanità spezzina: “La struttura del Sant’Andrea colpita da crolli di soffitti, allagamenti, rotture dell’impianto del riscaldamento, guasti generali che hanno obbligato alla chiusura di sale e reparti. I pazienti oncologici che hanno dovuto protestare pubblicamente per avere un posto al riparo dal maltempo, dove attendere l’accesso alle cure. La vicenda delle OSS di Coopservice che, nonostante l’emendamento Rossomando del Pd, non è essendo stata risolta dalla Regione, rischia di lasciare senza lavoro 120 persone che fino a ieri erano chiamati eroi. Uno sciopero dei medici che mai si era avuto nel Comune della Spezia”.

E ancora: “L’opera del nuovo ospedale del Felettino ferma da un anno e mezzo, e che ha bucato ben quattro volte la data annunciata da Toti per bandire la gara d’appalto. Se andassi un po’ più indietro nel tempo l’elenco si allungherebbe di molto, ma penso basti quanto ricordato. Perciò, quando ho letto le parole della Menini, sullo stato di salute della nostra Asl, sopratutto quando afferma “La sanità spezzina non è più allo sfascio”, mi sono fermato un secondo e mi sono dato un pizzicotto. Purtroppo non stavo sognando, ero sveglio per davvero. Subito dopo mi sono chiesto dove viva la consigliera. Perché va bene la difesa a spada tratta e la devozione verso chi ti ha reso possibile rivestire un ruolo istituzionale prestigioso, ma un po’ di pudore per il fatto di non rendersi conto di essere completamente fuori dalla realtà, non guasterebbe. Abbiamo segnalato la vergogna dei cancelli che separano i pazienti dai famigliari durante le visite, che è in atto nel reparto di psichiatria, perché è stata segnalata proprio dall’utenza. Una pratica così barbara forse non è neppure più utilizzata nei sistemi carcerari. E nonostante anche il suo alleato Costa fa sapere che dal Ministero partiranno delle verifiche, vista la situazione incresciosa, la Consigliera Menini si tiene gli occhi ben foderati di prosciutto, perché per lei la sanità spezzina è perfetta. Siamo ben oltre la vergogna”.

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