Il Tar della Liguria ha sospeso sino all’8aprile l’aggiudicazione dell’asta per la vendita del fabbricato e del terreno di Via della Crocetta, a due passi dal cosiddetto giardino pantesco di Porto Venere. I giudici amministrativi hanno infatti accolto la domanda di adozione di un provvedimento cautelare di sospensione ritenendo valide lo motivazioni portate dall’avvocato Alberto Antognetti, in rappresentanza di Giampaolo Vezzoni, uno dei due aspiranti partecipanti all’incanto, rimasto escluso per il ritardo con il quale la sua offerta è giunta a Palazzo civico, nonostante l’avesse spedita con largo anticipo.
Il ricorrente, il cui plico per la partecipazione all’asta è arrivato alle 15.38 del 15 febbraio, 3 ore e 38 minuti dopo il limite delle ore 12, ha portato a suo sostegno diverse sentenze su casi simili, fondando la propria tesi anche, ad esempio, sul fatto che la busta fosse comunque pervenuta in Comune entro il momento dell’apertura delle buste, fissato per il giorno seguente.
In particolare il presidente della prima sezione Giuseppe Caruso ha tenuto in considerazione il fatto che il bando non consentisse “modalità alternative all’invio di raccomandata postale per la presentazione dell’istanza di partecipazione” e che il ricorrente è stato escluso “per un ritardo che non è sicuramente a lui imputabile”. E ancora: “Ritenuto che la clausola del bando che pone, in ogni caso, a carico degli istanti il rischio di ritardi postali sia di dubbia legittimità e leda il principio di massima partecipazione alle procedure competitive condotte dall’amministrazione pubblica, la par condicio dei concorrenti tra i concorrenti – irragionevolmente discriminati in base a circostanze fuori dalla loro sfera di controllo e responsabilità – nonché, nel caso di specie, l’interesse della pubblica amministrazione a vendere al miglior prezzo”.
L’8 aprile in camera di consiglio decideranno che strada prendere.
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