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Capienza minima per la serie A, tra un mese le nuove licenze nazionali

Lo Spezia Calcio dei Platek ha un'onda da prendere se vuole rimanere a lungo nel calcio che conta. Si chiama salvezza sul campo ovviamente, ma si chiama anche rifacimento dello stadio Picco. Due pianeti che si vanno allineando nel corso dei prossimi mesi, nel contesto di una calcio italiano che dovrà digerire il secondo Mondiale consecutivo da spettatore.

Lo stadio Picco

Lo Spezia Calcio dei Platek ha un’onda da prendere se vuole rimanere a lungo nel calcio che conta. Si chiama salvezza sul campo ovviamente, ma si chiama anche rifacimento dello stadio Picco. Due pianeti che si vanno allineando nel corso dei prossimi mesi, nel contesto di una calcio italiano che dovrà digerire il secondo Mondiale consecutivo da spettatore. Una fibrillazione che non mancherà di alimentare le spinte verso una riforma profonda del sistema, da una parte verso la sostenibilità finanziaria e dall’altra verso la riforma dei campionati.

Il calendario della squadra di Thiago Motta è un percorso già analizzato nelle sue insidie e nelle sue opportunità, pur nell’incertezza dei recuperi che doneranno una suspense aggiuntiva fino alle ultime giornate. Tra un mese, la data è il 20 aprile, andrà in scena un Consiglio federale a cui lo Spezia guarda con speranza ed ottimismo. Sarà l’appuntamento per chiudere la partita delle nuove licenze nazionali per il campionato 22/23, che nel capitolo riguardante i criteri infrastrutturali contempla l’abbassamento della capienza minima per gli stadi a 13mila o addirittura 12mila posti a sedere.

Aspetto a cui il club aquilotto ha lavorato in queste settimane, con un ruolo primario affidato al vicepresidente Andrea Corradino, tornato in sella nel corso della fine del 2021 con delega proprio a facilitare il discorso infrastrutture, non solo a livello locale. D’altra parte, da presidente del club e da vicepresidente della Lega di serie B, una proposta che aveva già fatto propria in tempi non sospetti.

Andrea Corradino

 

Perché l’appuntamento di aprile dovrebbe essere risolutivo? Intanto perché al precedente, lo scorso 16 marzo, Lorenzo Casini arrivò al Consiglio federale da invitato, visto che il suo insediamento effettivo da presidente della Lega di serie A era previsto solo per il giorno successivo. E poi perché la partita su cui si concentra oggi l’attenzione dei più è la soglia dell’indice di liquidità. Il rapporto tra attivi e passivi correnti diventerà il parametro per l’iscrizione al campionato, che rischia di diventare una tagliola per molti club che hanno avuto una gestione finanziaria “coraggiosa” nelle ultime stagioni.

Costo del lavoro e ricavi dovranno andare a braccetto. “Si potrà sfondare questo tetto con una fideiussione bancaria o versando altri soldi”, ha precisato Gabriele Gravina, numero uno del calcio italiano, in una recente intervista. C’è un margine di trattativa sul futuro indice, che probabilmente arriverà ad 1 nel giro di qualche anno, ma ci sono anche correttivi che renderebbero più flessibile il sistema da subito. Una quadra da trovare, di fronte alla quale la questione dei criteri infrastrutturali sembra concessione di secondo piano anche per la stessa federazione. Tanto più che, tra grandi e piccole società, ci sarebbe già una sostanziale unanimità di vedute.

Salvezza in campo, abbassamento dei requisiti per il nuovo stadio e conseguente via libera allo studio GAU Arena di Gino Zavanella per completare il progetto di rifacimento della tribuna, con lavori dall’estate del 2023. Per chiudere un bilancio in utile in questo schema, anche questo passaggio a cui i Platek tengono particolarmente, servirà poi mettere in funzione la cinghia di trasmissione delle plusvalenze. Il blocco del mercato però rappresenta un ostacolo non indifferente al momento: difficile vendere, se non puoi sostituire il patrimonio tecnico.

L’ottimismo sull’emanazione delle nuove licenze nazionali – bene ribadirlo – non può essere lo stesso sul ricorso al TAS per il Nigerian System. A Losanna l’appuntamento è per fine maggio, ci vorrà poi almeno un mese per la sentenza. Ottenere uno sconto di pena, anche solo di una sessione di mercato, sarebbe un elemento prezioso anche nel breve, che favorirebbe il tentativo di mantenere il più possibile l’integrità della rosa attuale.

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