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Il ricordo dei colleghi

L’addio a Carlo Ciceri, il direttore del Conservatorio della Svizzera italiana: “Perdiamo una persona rara e insostituibile, capace di ragionare fuori dagli schemi”

Conservatorio della Svizzera italiana

“Con Carlo perdiamo una persona e una personalità insostituibili: competente negli aspetti musicali, grande conoscitore del repertorio contemporaneo e nei più svariati campi della cultura, abile nelle relazioni umane e carismatico, in possesso di uno spirito imprenditoriale, avverso alla burocratizzazione, capace di pensare in maniera strategica. Carlo è stata una di quelle persone rare capaci di ragionare “out of the box” senza ideologie e senza preconcetti, senza preoccupazioni di potere o di gloria personali. Ha portato avanti i progetti del Conservatorio con passione, determinazione e successo, senza rinunciare a un sano senso dello humour, anche e volentieri un po’ anarchico, che bene s’inseriva nel team del Conservatorio. Siamo tutti molto scossi e provati per l’accaduto. Lascia in chi ha avuto il piacere di poter lavorare con lui, un grande senso di vuoto e di sgomento.
Ci mancherà.
Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia di Carlo e in particolare alla moglie Antonella”. E’ con queste parole, affidate a una lettera inviata al personale del Conservatorio della Svizzera italiana, che Christoph Brenner, direttore generale della fondazione che gestisce l’istituto, ha voluto ricordare Carlo Ciceri, il musicista e compositore spezzino di 41 anni che ha perso la vita in seguito a un tragico incidente mentre sciava sulle piste in Svizzera.
Ciceri viveva e lavorava nel Ticino da oltre 15 anni, avendo completato a Lugano gli studi musicali iniziati al Conservatorio “G. Puccini” della sua città natale.
“Carlo Ciceri – ricorda ancora Brenner – è entrato in contatto con il Conservatorio la prima volta come studente: composizione (con Nadir Vassena) e Direzione di ensemble per la musica contemporanea (con Giorgio Bernasconi). Il passo a collaborazioni puntuali, che hanno trovato da subito pieno consenso e soddisfazione da parte della Scuola è stato breve. La sua nomina a Responsabile della Rassegna 900presente e Responsabile della Postformazione/Formazione continua è stata un’evoluzione conseguente. La sua versatilità e le sue capacità, sia a livello professionale, sia nei rapporti umani, sono state determinanti – conclude il direttore della fondazione Conservatorio della Svizzera italiana – per la sua nomina quale Delegato per i progetti strategici della Fondazione CSI nonché quale membro della Commissione di Direzione”.

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