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Vicina ai movimenti ambientalisti e dei consumatori

Il centrosinistra ha scelto il candidato sindaco: è l’avvocato Piera Sommovigo

Piera Sommovigo

Il dado è tratto. Dopo mesi di riunioni, colpi di scena e almeno una dozzina di papabili emersi e poi nuovamente sommersi i partiti del centrosinistra spezzino sono giunti all’individuazione del candidato sindaco nella persona di Piera Sommovigo. Come ormai chiaro da un paio di giorni l’avvocato ha dunque avuto la meglio sulle ultime possibili resistenze o intoppi dell’ultima ora e da pochi minuti Sommovigo è ufficialmente il nome sul quale punterà il centrosinistra per impedire al centrodestra di governare altri cinque anni con Pierluigi Peracchini.

Nata alla Spezia 53 anni fa, Sommovigo è avvocato amministrativista e si divide tra lo studio in città e quello di Genova. Dal 1994 al 2008 ha lavorato presso lo studio del professor Acquarone di Genova, che è stato anche vice presidente della Camera dei deputati. Sommovigo si è sempre occupata di diritto amministrativo e ha fatto parte delle commissioni edilizie comunali. Fino al 2015 ha svolto l’incarico di presidente del Comitato tecnico regionale degli appalti alla Liguria, mentre negli ultimi mesi si è occupata con successo per conto del Comune di Santo Stefano Magra della vertenza contro il progetto del biodigestore a Saliceti e del ricorso di quanti non sono stati selezionati nell’ambito del concorso Oss indetto dalla Asl 5. Vicina ai movimenti ambientalisti e dei consumatori, nel 2017 ha sostenuto i primi passi mossi da Leali a Spezia ed è in seguito stata scelta prima del ballottaggio dal candidato sindaco Paolo Manfredini come uno dei cinque nomi per l’eventuale giunta.

L’ufficialità sulla sua candidatura, raccolta pochi minuti fa da CDS, arriva al termine di un lunghissimo percorso di confronto tra le forze politiche che compongono il perimetro del centrosinistra corrispondente alla coalizione che si è presentata a sostegno di Ferruccio Sansa alle ultime elezioni regionali. Ne fanno parte, dunque, Partito democratico, Movimento cinque stelle, Leali a Spezia, Articolo uno, Rifondazione comunista, Sinistra italiana e Linea condivisa.
Ora resta da vedere che cosa faranno i riformisti, ovvero Azione e le due accoppiate costituite da Avantinsieme e Più Europa e da Italia viva e Psi, che nelle ultime settimane hanno manifestato una certa insofferenza per il prolungamento dell’attesa e per il metodo scelto dagli altri partiti.

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