La Lega di serie A, e i 20 club che la compongono, hanno ufficialmente inoltrato richiesta alla Federazione Italiana Giuoco Calcio di abbassare il limite minimo di capienza per gli stadi del massimo campionato italiano. Entro poche settimane l’emanazione dell’aggiornamento delle licenze nazionali sarà un passaggio decisivo per tutte le società che lavorano sull’ammodernamento dei propri impianti. Un esito che riguarda ovviamente lo Spezia Calcio da vicino e inciderà sulla progettazione dell’ampliamento dello stadio “Alberto Picco”, che porterà all’abbattimento della tribuna a partire dall’estate 2023.
L’istanza di cambiamento dei criteri infrastrutturali parte dalle provinciali, ma coinvolge anche le big che spingono per un’elevazione qualitativa della ricettività calcistica. Se Spezia, Venezia o Empoli hanno il problema di dover imbastire i cantieri, la Juventus e le altre si pongono la questione di portare i loro campioni, magari acquistati all’estero, a giocare in contesti adeguati. E infine, ma forse al principio di tutto, ci sono le televisioni che gradiscono spalti pieni e il più possibile vicini al terreno di gioco, in modo da garantirsi uno sfondo fotogenico allo spettacolo sportivo sul rettangolo verde. Anche per i broadcaster dunque meglio un impianto piccolo ma colorato, che un impianto capiente ma mezzo vuoto.
Infine esiste una discrepanza “storica” tra le norme italiane e quelle dell’Uefa. Le prime sono infatti molto più selettive, per quanto riguarda la capienza degli stadi, delle seconde. Macroscopico il caso del Crotone, che rischia il prossimo anno di dover giocare la serie C dopo aver creato in fretta e furia uno stadio per la serie A utilizzato di fatto per poco più di una stagione. Basti pensare all’esempio del Real Madrid che, con i lavori in corso al Santiago Bernabeu, nel periodo degli stadi chiusi per pandemia, aveva giocato nel piccolo ma bellissimo Estadio Alfredo di Stefano.
Il tetto minimo di spettatori a sedere potrebbe dunque, già dal prossimo anno, scendere da 16.000 a 13.000. Per l’architetto Gino Zavanella e tutto il suo team, impegnato nella progettazione della nuova tribuna dello stadio Picco, significherebbe lavorare sulla creazione di un manufatto decisamente meno voluminoso. Questa ipotesi allevierebbe di conseguenza la necessità di creare i parcheggi relativi. In merito non si esclude si possa arrivare ad una soluzione che comprenda parcheggi in struttura costruiti nell’area dell’ex lazzaretto, proprio alle spalle della tribuna.