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“Pontili Lerici: motivazioni non qualificate, di parte e ampiamente discutibili siano pesate e rilevate come tali”

La lettera di un cittadino alla lettera alla Commissione Territorio e Ambiente della Regione Liguria.

Il castello di Lerici, nel golfo una nave da crociera

Lettera inviata dal lericino Massimo Gualco ai componenti della IV Commissione Territorio e Ambiente della Regione Liguria.

Apprendo che giovedì 24 febbraio la IV Commissione ha ricevuto in audizione la Società Marittima di Mutuo Soccorso, il “Comitato per la tutela della Rada di Lerici” e il Circolo lericino di “Legambiente” per il tema del “Progetto pontili Galleggianti”.
In particolare, ho letto un comunicato delle Associazioni che, circa l’audizione, rivendica una posizione totalmente contraria al progetto; penso che le posizioni esposte siano largamente discutibili: con la presente vorrei esporne le ragioni.
Sorvolando su molte capziosità,” viene paventato a priori un rischio di “scempio paesaggistico”, quasi l’iter autorizzativo fosse inadeguato o addomesticabile.
Per quanto noto, mai alcun soggetto qualificato da adeguate competenze tecnico professionali ha lamentato per questo progetto le asserite problematiche derivanti da condizioni meteo-marine o progettuali.
Mai i professionisti incaricati dalla Amministrazione Lericina per questo progetto sono stati posti in contradittorio con alcuno in grado di confrontarsi a pari livello.
Pertanto, non vedo come le Associazioni convenute in audizione abbiano potuto sentenziare “irrealizzabilità a livello progettuale” per il progetto dei pontili a Lerici.
Evidente parzialità e analogo difetto di competenza di giudizio grava per le altre criticità asserite: attuazione, gestione, manutenzione, assicurazioni e costi di assegnazione: per evidenza, la lista è un pout pourri ricavato pescando sul social.
I costi presunti non sono incerti, come riportato, ma sono stati esposti in chiaro in una lettera datata 29 giugno 2018 con cui l’Amministrazione Lericina ha sondato la disponibilità a finanziare il progetto da parte dei diportisti ospitati in rada.
Come noto, oltre 400 fra i diportisti contattati, tanti quanti i posti a pontile, hanno espresso adesione al progetto e disponibilità a sostenerne gli oneri.
V’è poi la consultazione elettorale di settembre 2020, in cui è stata largamente premiata la Coalizione che portava nel suo programma proprio il progetto dei pontili, risultato il tema di gran lunga più discusso durante la campagna elettorale.
Non si può quindi lamentare la mancanza di “una indagine preventiva tra la popolazione circa la necessità e l’eventuale gradimento di tale opera”, le chiare espressioni di adesione non risultano citate nel comunicato delle Associazioni.
Esse citano solo la raccolta di firme contrarie che, peraltro, non sono state raccolte in poche mattinate, come asserito, ma sono state accumulate con significativo e continuo impegno da inizio febbraio a fine giugno.
Un impegno profuso sui social, su giornali e televisioni, con gazebo al molo di Lerici e attivisti in passeggiata, con varie iniziative di sollecitazione più o meno mirate, con adesione di non lericini e di persone disinteressate al futuro della Rada.
Le vantate 1000 firme vanno dunque qualificate ma, in ogni caso, non possono silenziare il consenso di 400 famiglie lericine interessate ai pontili né quello di 3725 Lericini che hanno premiato con il 66,2% dei voti chi si è impegnato a realizzarli.
Piuttosto, le Associazioni non propongono soluzioni alternative a quelle prospettate dalla Amministrazione per razionalizzare tramite i pontili la Rada di Lerici, dove circa 500 natanti eccedono il limite previsto dal Piano di coordinamento della Costa.
Esse però lamentano l’ingiustizia “che metà rada, la più preziosa, possa essere, di fatto, ceduta ad un esiguo numero di persone, a scapito del paesaggio e della maggioranza di residenti e turisti”.
Uno slogan ricorrente e sgradevole perché divisivo e di sapore classista che, tuttavia, dimentica come questa “parte preziosa della rada” da decenni sia occupata dalle imbarcazioni a gavitello di un numero ancora più esiguo di persone!
Le Associazioni lamentano lo scempio paesaggistico per Lerici ma centinaia di località in Italia ospitano pontili inseriti in un contesto naturale di cui non fanno scempio, anche nel Golfo di La Spezia a Portovenere, alle Grazie, al Fezzano, al Muggiano e anche a Lerici, presso il Circolo Erix, proprio sotto il Castello!
Piuttosto, è l’attuale vasta distesa di 1300 natanti che non è un bel vedere.
Il comunicato evidenzia solo aspetti negativi: eppure il progetto dei pontili agisce contro erosione e insabbiamento, comporta una bonifica dei fondali attesa dal dopoguerra, consente una forte riduzione della parte di rada occupata da natanti.
Sono previsti posti per transito natanti che oggi non ci sono, a supporto delle attività produttive e del turismo che invece è presentato a rischio, per questo progetto: chi parla a nome di una comunità dovrebbe essere oggettivo e non omissivo.
Per comprendere è utile rilevare che quattro fra i convenuti sono fondatori del movimento politico “Buongiorno Lerici”, dichiaratamente contrario al progetto dei pontili e parte integrante della coalizione di centro sinistra a sostegno di Vara Sindaco, sconfitto alle elezioni dal Sindaco Paoletti che questo progetto sostiene.
Nel pieno rispetto di chi è contro i pontili a Lerici, non vedo come un gruppo di persone senza altra delega che quella dei 250 iscritti a tre Associazioni locali possa rappresentare la volontà di ben più ampia comunità che altra volontà ha espresso.
Spero che nel processo autorizzativo ogni motivazione non qualificata, di parte e ampiamente discutibile nella sostanza sia rilevata e pesata come tale.
Non ho idea se il progetto dei pontili a Lerici verrà mai realizzato: mi auguro che, se questo avverrà, sia grazie a un buon progetto che valorizzi innanzitutto il territorio e le sue aspirazioni democraticamente espresse.
Mi fa piacere che la commissione ascolti il pensiero dei cittadini e sono certo che ogni decisione, quale ne sia l’esito, verrà assunta nelle sedi competenti su base di evidenze oggettive, sarà immune da ogni suggestione e seguirà l’iter canonico.
Con osservanza, ringrazio per l’attenzione

Massimo Gualco

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