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I costruttori edili chiedono agli studenti di concepire la Spezia del futuro

Il concorso "La città che verrà", in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, si rivolge agli alunni e alle alunne della terze e quarte superiori e mette in palio borse di studio e materiali didattici per le scuole. Il presidente ANCE Bacigalupi: "Agli studenti chiediamo di traguarda ad un'idea nuova di città, secondo pochi princìpi fondamentali: inclusione sociale, aumento demografico, opportunità di lavoro, educazione al bello, possibilità di fare cultura. Il tutto tenendo conto dell’era post Covid che vivremo".

Panorama della Spezia

Una città dall’età media piuttosto alta, che vive da anni un deciso calo demografico, ma negli ultimi tre decenni ha iniziato a cancellare il proprio volto di realtà puramente industriale. Per creare un’urbanistica che vada di pari passo con questi cambiamenti, l’Associazione nazionale dei costruttori edili chiede agli studenti delle scuole superiori di immaginare una la Spezia che risponda alle proprie necessità, di cui si sentano protagonisti e responsabili. Il concorso “La città che verrà”, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, si rivolge agli alunni e alle alunne della terze e quarte superiori e mette in palio borse di studio e materiali didattici per le scuole.

Alberto Bacigalupi e Paolo Faconti

“Siamo un’associazione che non cura solo gli interessi dei costruttori, ma sostiene una linea d’azione dal carattere sociale – spiega Alberto Bacigalupi, presidente di ANCE La Spezia -. Un’iniziativa di questo genere rientra appieno nelle finalità di ANCE. Agli studenti chiediamo di traguarda ad un’idea nuova di città, secondo pochi princìpi fondamentali: inclusione sociale, aumento demografico, opportunità di lavoro, educazione al bello, possibilità di fare cultura. Il tutto tenendo conto dell’era post Covid che vivremo”.

Gli elaborati potranno essere fotografie, disegni, testi, video e animazioni, purché in formato digitale. A valutarli una giuria trasversale. C’è l’architetto Renato Marmori, noto professionista con un lungo curriculum accademico. “Siamo sempre stati legati alla storia della città, troppo spesso poco conosciuta – spiega -. Oggi sta cambiando il modo in cui si fa pianificazione, l’urbanistica del novecento è superata. Il calo demografico pone sfide di fronte a cui la parte tecnica in molti casi si presenta impreparata. Sarà prezioso accogliere elementi di riflessione da chi avrà la responsabilità dell’assetto futuro della città. Ai partecipanti dico: il vostro messaggio sia chiaro, comprensibile, e portatore di un valore”.

Roberto Peccenini e Alberto Bacigalupi

In giuria anche Diego Savani, guida turistica e accompagnatore ambientale, grande conoscitore della città liberty, ed Emanuele Martera, grafico pubblicitario e imprenditore. “Tre le parole chiave di questo concorso: giovani, responsabilità e futuro – sottolinea Martera -. Un invito agli studenti a vivere da protagonisti il cambiamento della propria città”. Si potrà partecipare singolarmente o in gruppi da tre. I premi: 2000 euro, 1500 euro e 1000 euro rispettivamente a primo, secondo e terzo classificato. La classe di appartenenza dei premiati riceverà un contributo uguale.

Altro scopo dichiarato è spingere ragazzi e ragazze non ancora maggiorenni ad iniziare a ragionare da classe dirigente del futuro.”La cifra del nostro sistema associativo è sempre stata quella di creare cittadini prima che dipendenti”, sintetizza Paolo Faconti, direttore di Confindustria. “Abbiamo fiducia massima che questo concorso darà risultati apprezzabili. D’altra parte aver indotto una riflessione è già un risultato di per sé stesso – aggiunge Bacigalupi -. ANCE da anni concepisce un territorio da salvaguardare e rigenerare, non da aggredire”.

Renato Marmori

Ai partecipanti sarà garantita l’assistenza dell’associazione, ma anche del sistema scolastico con opera di tutoraggio da parte degli insegnanti. “Siamo stati da subito davvero entusiasti di questa proposta – assicura Roberto Peccenini, dirigente provinciale dell’Ufficio scolastico -. Fa piacere sapere che vi sia chi vive la responsabilità sociale della propria impresa e credo troverà terreno fertile nelle nostre scuole. Durante i tavoli organizzati dalla prefettura per parlare di malamovida con i nostri ragazzi e le nostre ragazze, mi sono meravigliato della maturità delle loro osservazioni. Quello che è già emerso è che individuano nella mancanza di spazi di aggregazione e offerta culturale uno dei problemi maggiori”.

 

QUI il bando di concorso.

 

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