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Candidato cercasi

Centrosinistra nel caos, Tortorelli si tira fuori dalla tenzone (di nuovo). Leali snobba il nome di Sergi

Urna elettorale

Il tempo passa, ma nel centrosinistra spezzino le idee sono sempre più confuse. Agli incontri di coalizione seguono ricostruzioni contrastanti e la quadratura del cerchio è rimandata di settimana in settimana. Nel mentre le parti giocano vicendevolmente alle tre carte e si trincerano dietro tatticismi e strategie. Ne sono un esempio le note giunte alla redazione in giornata, a poche ore dalla riunione della coalizione (riformisti a parte) che si è svolta ieri sera.

Il primo a chiedere spazio è Rino Tortorelli, per ribadire la sua non disponibilità alla candidatura a sindaco, già manifestata una settimana fa. Come Alberto Nardini anche Tortorelli ha dovuto ripetersi per essere compreso.
“Apprendo che – nonostante le mie precisazioni affidate ad una pubblica nota del 3 marzo scorso – sarei ancora nella lista dei papabili alla candidatura a sindaco della Città della Spezia, peraltro sarei anche “contrapposto”, in una sorta di scontro-impasse, a Guido Melley. Avevo già manifestato la mia indisponibilità ad una simile candidatura. Oggi tale indisponibilità si accentua, attesa l’indicazione di altro candidato nella persona di Maurizio Sergi, non solo e non tanto perché la figura del “terzo incomodo” non mi si attaglia, ma soprattutto perché ritengo che il collega (e amico) Sergi possa essere un valido punto di equilibrio e di riunificazione delle forze progressiste della nostra città ed al contempo esprimere quell’auspicabile momento di novità nelle scelte politiche del nostro territorio. Oggi la città, e i movimenti civici che la animano, hanno necessità di sapere quale sia il candidato anche del centro sinistra per iniziare, da subito e in maniera concreta e puntuale, a confrontarsi con le idee e i programmi di ogni alleanza : dalla sanità, all’ambiente e al territorio c’è assoluto bisogno di rompere il giogo delle decisioni che provengono dall’esterno. Mi auguro, ribadendo la mia estraneità alla candidatura a Sindaco, che si individui al più presto il candidato anche del centro sinistra e, se sarà Maurizio Sergi, confido che sappia far confluire idee e progetti in un’unitaria alleanza. Ci sarà modo, nel caso, di metterlo subito alla prova fin dalla campagna elettorale. Ma ora di questo c’è assoluto bisogno : un candidato che senza indugio, con chiarezza e con il confronto diretto ed aperto con i cittadini e con i movimenti civici, esponga nuove idee e nuove scelte politiche nell’interesse di questa città”.
Oltre alla sottolineatura della sua indisponibilità, quindi, Tortorelli lancia anche un endorsement nei confronti di Sergi, nome che ieri per la prima volta è stato pronunciato al tavolo della coalizione. Presidente del Conservatorio “G. Puccini” della Spezia, Sergi è avvocato e iscritto al Pd, ma viene ritenuto a tutti gli effetti un civico.

Il nome, però, sembra non piacere per niente a Leali a Spezia, che in una nota giunta in redazione nel pomeriggio non lo cita nemmeno, riavvolgendo il nastro e considerando ancora Tortorelli della partita.
“Il candidato a sindaco esca da un confronto franco e trasparente al tavolo della coalizione. Guido Melley, Davide Natale e Rino Tortorelli sono i tre nomi possibili per la candidatura a sindaco, frutto della discussione tra le varie forze politiche di centro sinistra di questi ultimi 5 mesi e usciti anche dal sondaggio. Ieri sera, durante l’ultima riunione di coalizione, si è registrato che non ci sono impedimenti da parte di nessuno dei partecipanti a chiudere su uno dei nomi di questa rosa. Si individui quindi il candidato più autorevole ed in grado di battere Peracchini e la destra, e lo si faccia in tempi brevi, e contestualmente si apra il confronto per l’eventuale allargamento della coalizione”. Sono queste le parole del movimento che sostiene la candidatura di Melley.

Nonostante i tanti incontri che si sono svolti nelle ultime settimane sembra proprio che Pd, Leali a Spezia, Movimento cinque stelle, Articolo uno, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Linea condivisa parlino lingue diverse e che la tenuta della coalizione sia sempre più a rischio. Intanto i riformisti di Avantinsieme, Italia viva, Psi e Più Europa stanno alla finestra, in attesa che le nebbie diradino.

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