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Natale: “Canone da 14 milioni l’anno per il Felettino, sanità azzoppata per vent’anni”

Dieci le funzioni primarie vacanti nelle strutture complesse, solo tre i bandi emanati. "Distanza siderale tra gli scenari che ci vengono dipinti dalla giunta ad ogni interrogazione e la realtà della sanità spezzina”.

Davide Natale in consiglio regionale

“Alla primissima prova dei fatti, la Regione Liguria ha mancato l’appuntamento. Il 28 di febbraio, data stabilita come ultima per presentare il bando per il nuovo Felettino, è trascorso senza che nulla succedesse. Questa mattina, di fronte ad un’interrogazione che ho presentato in consiglio regionale per capire i tempi del nuovo cronoprogramma, il presidente e assessore Toti ci ha fatto sapere che il termine era spostato avanti di un mese, alla fine di marzo. Ma con l’auspicio che la pubblicazione possa avvenire il giorno 21. In pratica oggi siamo appesi all’anticipo del ritardo. Tutto davvero surreale”. Lo dice Davide Natale, consigliere regionale del Partito Democratico, che questa mattina ha portato due temi legati alla sanità spezzina in discussione al parlamentino di Genova.

Riguardo i tempi, lo spezzino rimarca come la sanità spezzina “non sia oggi all’altezza delle esigenze dei cittadini, nonostante l’enorme sacrificio del personale dell’ASL5. Entro quello data speriamo quantomeno che le osservazioni del Ciga trovino soddisfazione. Anche se, a questo punto, sarebbe stato auspicabile fossero già state oggetto di analisi e proposte modificative del progetto”.

Natale è poi tornato a chiedere di valutare di finanziare l’opera con risorse pubbliche, invece che con un partenariato pubblico-privato che rischia di gravare le casse dell’azienda sanitaria spezzina con un maxi canone ventennale. “Ancora una volta Toti ha preferito glissare, non senza aver rimarcato come le risorse di edilizia sanitaria previste dalla Finanziaria saranno in effetti utilizzate per la sanità ligure, ma non per il Felettino. A noi tocca un canone di oltre 14 milioni di euro l’anno. Una cifra che azzopperà la sanità spezzina per due decenni. Fatto l’ospedale, serviranno forti investimenti per farlo funzionare, partendo dalla formazione e dall’assunzione di nuovo personale”.

Ospedale Sant'Andrea

 

A proposito di assunzioni, la seconda interrogazione di Natale si è concentrata sulla copertura delle funzioni primarie vacanti nelle strutture complesse dell’ASL5. “Parliamo di primari e coordinatori infermieristici. Delle dieci posizioni che rimangono scoperte, per ora abbiamo le date solo delle selezioni per immunoematologia, pronto soccorso e medicina d’urgenza e sicurezza sul lavoro. Rimangono fuori settori chiave come psichiatria dei distretti 17, 18 e 19, pneumologia, medicina di presidio, per cui non vi sono ancora le commissioni, e ancora anatomia patologica, geriatria ed emergenza urgenza extra ospedaliera. In questi ultimi casi, non ci sono neanche ancora i bandi”.

L’esponente dem promette che continuerà a seguire l’evolversi della situazione. “Ci diamo tempo qualche settimana per tornarci sopra, ma preoccupa ugualmente l’assenza delle selezioni per il conferimento dei coordinatori infermieristici nei reparti che mancano”. In conclusione, osserva Natale, “tutti questi argomenti compongono la distanza siderale che esiste tra gli scenari che ci vengono dipinti dalla giunta ad ogni interrogazione e la realtà della sanità spezzina”.

 

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