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Domande e risposte in consiglio comunale

Ancora alcune settimane per assegnare la gara per la distribuzione del gas. Sull’inquinamento Melley e Casati hanno dati discordanti

Saranno necessarie ancora alcune settimane prima che si arrivi all’aggiudicazione della gara per la distribuzione del gas nel territorio della provincia spezzina. Lo ha spiegato ieri sera l’assessore ai Contratti e appalti Manuela Gagliardi nel rispondere all’interrogativo posto dal capogruppo di Leali a Spezia, Guido Melley, nel question time, primo atto di un Consiglio comunale che ha avuto il suo climax nell’attacco di Fabio Cenerini ai vertici spezzini di Fratelli d’Italia e al veto posto al sindaco Pierluigi Peracchini riguardo all’alleanza con Loriano Isolabella (leggi qui).

A giustificare le richieste di chiarimenti sull’iter di aggiudicazione dell’appalto da parte di Melley, oltre alla scadenza dei termini per partecipare alla gara, ci sono anche le questioni dell’attualità con i costi delle materie prime in costante crescita, anche a causa del dramma della guerra in Ucraina. “L’iter è ancora in corso: c’è una mole di documenti importante – ha spiegato l’assessore – che richiederà ancora alcune settimane di analisi. La gara è scaduta 30 novembre 2021 e il 10 dicembre si è proceduto alla nomina della commissione e a inizio 2022 si sono svolte le prime riunioni. Le offerte pervenute sono tre e per ognuna ci sono moltissimi file da esaminare. Nella proposta di 2I Rete Gas ci sono 4.853 file, in quella di Ireti 3.090 e in quella di Italgas 410, in parte zippati”.

Dopo l’interpellanza con cui Massimo Lombardi, per Rifondazione comunista, ha chiesto e ottenuto la promessa di ripristino del decoro per la lapide in ricordo dell’aiuto che la popolazione di Biassa diede a 700 prigionieri politici rinchiusi nel Forte Bramapane, la parola è tornata a Melley. In questa seconda interpellanza il consigliere ha chiesto delucidazioni sui livelli di inquinamento nella zona di San Cipriano, riferendo di recenti sforamenti dei limiti e attribuendoli in gran parte alle navi da crociera, “in considerazione del fatto che gli stessi valori non si notano in nessuna altra area della città, anche se interessata da flussi di traffico differenti”.
La risposta dell’assessore all’ambiente Kristopher Casati è stata categorica. “Mi dispiace contraddirla consigliere, ma non c’è stato nessuno sforamento per nessun inquinante nel 2020, nel 2021 e nei primi mesi del 2022. L’inquinante da tenere maggiormente sotto controllo è il biossido di azoto e confermo che non ci sono stati sforamenti per un numero di giorni superiore a quello previsto dalla legge. Inoltre gli studi svolti da Arpal sino a oggi sostengono che inquinamento delle navi è secondario e incide solo per il 7 per cento. Gli sforamenti, semmai, ci sono stati nel 2015, nel 2016, nel 2017 e nel 2018. La Regione aveva sanzionato l’amministrazione e aveva richiesto un piano di risanamento: abbiamo imposto il divieto di transito ai veicoli Euro 0 ed Euro 1 e siamo rientrati nei parametri di legge”.

Una risposta che non ha convinto Melley. “Ho letto nel bollettino Arpal che tra il 25 gennaio e il 25 febbraio ci sono stati ben 20 giorni con sforamenti di biossido di azoto nella zona di San Cipriano. Abbiamo dati discordanti. E sinceramente penso che resti il problema delle navi da crociera con motori accesi in banchina, l’amministrazione avrebbe potuto fare di più”.