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Il ricorso al TAS per lo stop al mercato sarà discusso il 19 e 20 maggio

All'udienza sul caso del cosiddetto Nigerian System vengono dedicati dai giudici del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, il massimo organo internazionale della giustizia sportiva, ben due giorni. A rappresentare il club aquilotto sarà l'avvocato Antonio Rigozzi dello studio Lévy Kaufmann-Kohler di Ginevra,  specialista di arbitrato sportivo che nel 2016 difese l'ex presidente FIFA Sepp Blatter. Uno dei maggiori esperti al mondo in questa particolare branca.

Tas/Cas (tas-cas.org)

Lo Spezia Calcio si gioca tra due mesi le proprie chance di vedersi alleggerire il blocco del mercato, adesso stabilito fino all’estate 2023 compresa. All’udienza sul caso del cosiddetto Nigerian System vengono dedicati dai giudici del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, il massimo organo internazionale della giustizia sportiva, ben due giorni: giovedì 19 e venerdì 20 maggio 2022. A rappresentare il club aquilotto sarà l’avvocato Antonio Rigozzi dello studio Lévy Kaufmann-Kohler di Ginevra,  specialista di arbitrato sportivo che nel 2016 difese l’ex presidente FIFA Sepp Blatter. Uno dei maggiori esperti al mondo in questa particolare branca.

Il compito d’altra parte appare tutt’altro che facile. La Commissione Disciplinare della FIFA ha trovato lo Spezia Calcio colpevole della violazione degli articoli 9 e 19 delle norme sui trasferimenti internazionali. La prima voce obbliga al rilascio del certificato internazionale di trasferimento, quando avviene il passaggio di un calciatore da un’associazione calcistica ad un’altra. Una contestazione tecnica e formale, per così dire. La seconda, ben più grave, riguarda invece la protezione dei minori: nessun trasferimento internazionale è possibile per calciatori sotto i 18 anni, salvo poche eccezioni. Nel caso specifico, sono 13 i calciatori nigeriani, arrivati in Italia tra il 30 settembre 2013 e il 3 marzo 2017, a comporre il faldone.

L’atteggiamento dello Spezia sulla questione è di massimo riserbo. Si punta ad un alleggerimento del blocco del mercato, anche a fronte di un aumento della sanzione pecuniaria, che metterebbe la società nella condizione di dover affrontare in pratica due campionati con gli stessi calciatori. Il ban oltretutto scadrebbe in concomitanza con una sessione di gennaio, notoriamente meno foriera di scambi rispetto a quella estiva. Ecco perché un’eventuale sospensiva della pena in attesa del giudizio, sarebbe comunque un risultato positivo.

Questura della Spezia

 

Eventualità tutta da verificare. Nel dispositivo di condanna si specificava chiaramente: “The club Spezia Calcio is banned from registering new players, both nationally and international level, for four (4) entire and consecutive registration period”. Quattro sessioni di mercato “intere e consecutive”. Il blocco del mercato, com’è noto, è già scattato lo scorso gennaio. L’azione disciplinare era stata aperta dal FIFA Regulatory Compliance Department il 27 aprile del 2021, concedendo sei giorni al club per dichiarare la propria posizione in merito.

Una prima risposta era arrivata dalla Spezia il 18 maggio successivo. Tra gli argomenti: la nuova proprietà insediata solo il 19 febbraio precedente, quindi molti mesi dopo i fatti oggetto di accusa; il totale cambio della dirigenza, compreso il presidente Stefano Chisoli, peraltro non citato nell’inchiesta; il fatto che la famiglia Platek non fosse stata messa al corrente dell’indagine della Procura della Spezia dalla precedente proprietà. Da questo, l’oggettiva difficoltà di una difesa, visto che le accuse riguardavano una materia che l’attuale proprietà non conosceva, afferendo ad un tempo in cui nessuno della dirigenza attuale era in carica.

Umar Sadiq

 

Il 24 maggio successivo, una nuova comunicazione alla segreteria del Tribunale da parte dello Spezia Calcio. In questa, nel riconoscere le responsabilità (secondo il comma 8 dell’articolo 50 del Codice disciplinare FIFA), chiedeva “non fosse imposto nessun blocco del mercato, poiché una tale sanzione creerebbe un serio danno finanziario e quasi consegnerebbe il club alla retrocessione”. Lo Spezia puntava in pratica alla sola multa o, in alternativa, ad uno stop di una sessione di mercato (gennaio 2022) più una multa di 200mila franchi svizzeri.

La Commissione Disciplinare della FIFA però userà la mano pesante nella riunione del 30 giugno, presieduta da Jorge Palacio, scrivendo chiaramente che “la gravità delle violazioni nel caso in oggetto non ha precedenti” e quindi respingendo le argomentazioni dei legali, che avevano provato a portare le sanzioni imposte in casi assimilabili, mai di quella portata. Finirà con la multa di 500mila franchi svizzeri, più lo stop di quattro sessioni di mercato che imporrebbe, se confermato, un vero capolavoro sportivo per non portare gravi ripercussioni.

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