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Ugolini: “Presidio per una sanità di serie A, si ascolti il territorio”

Presidio davanti al Sant’Andrea per una sanità di Serie A

“Asl5 sempre più in allarme per carenza di personale e disservizi. Anche oggi, gli spezzini si sono organizzati per protestare e chiedere una maggiore tutela della nostra Asl. Che continua a far parlare di sé non per l’eccellenza dei suoi specialisti, che sono doppiamente encomiabili perché lavorano in condizioni di perenne emergenza, ma perché è cronicamente vittima di un trattamento da serie C”. Così, a margine del presidio che si è tenuto oggi davanti all’ingresso dell’ospedale Sant’Andrea di Spezia, il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini con la portavoce comunale spezzina Jessica De Muro. “I disservizi li conosciamo ormai bene, purtroppo: strutture ospedaliere fatiscenti soggette ad allagamenti delle sale operatorie, rotture degli impianti di riscaldamento, reparti senza spogliatoi per il personale, solo per citare le ultime notizie di stampa. A questo quadro, va sommata la mancanza di piani occupazionali per medici e infermieri, con conseguente cronica carenza di personale in tutti i reparti. I dati ci dicono che l’Asl5 ha circa il 30% di personale in meno rispetto alle altre Asl Liguri. Siamo in presenza di una totale carenza di un piano di assunzioni per il personale sanitario che garantisca servizi decenti per i cittadini, che spesso sono costretti a curarsi fuori regione”. “Regione continua a nicchiare, ma intanto le liste di attesa per le prestazioni specialistiche nello spezzino sono lunghissime: un esempio per tutti, le risonanze magnetiche che sono prenotabili a 11 mesi. E intanto, il promesso Felettino, che Toti aveva detto sarebbe stato pronto nel 2020? Mentre il Sant’Andrea cade a pezzi, contribuendo a rendere la nostra Asl poco appetibile a chi fa concorsi (o non si presentano o appena lo vincono chiedono subito il trasferimento), non arretra l’idea scellerata di Regione, che con il suo piano finanziario di costruzione del nuovo pubblico/privato metterà in ginocchio la nostra Asl5 con canoni mensili che sfiorano i 15 milioni di euro per 25 anni e mezzo, compromettendo gravemente le possibilità di investimento e spesa dell’Asl stessa”, conclude Ugolini.

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