E’ un messaggio alla corsa scudetto 22/23. Se ieri sera Max Allegri indicava la quota primato ormai troppo lontana per la sua Juventus, la lunga rincorsa degli scorsi mesi consegna in ogni caso una squadra che è tornata, dopo un anno e mezzo, a viaggiare più delle altre. I bianconeri, avversari dello Spezia domenica prossima, hanno raccolto 48 punti in 23 partita (14 vittorie e 3 sconfitte). L’Inter per ora è a 45 punti, ma con un match in meno.
Si nota oltretutto un’accelerazione proprio in queste ultime settimane. Chiellini e company hanno infilato 13 risultati utili di fila con 8 vittorie. Una striscia così non si vede dal dicembre 2019, con l’era Sarri che iniziò con quattordici giornate a punti.
La svolta avvenne proprio al Picco nella partita d’andata finita 2-3 per gli ospiti. Erano i tempi di uno Spezia arrembante, che strappava applausi per il gioco offensivo ma lasciava praterie alle proprie spalle. Oggi il problema è semmai opposto. In difesa c’è una sostanziale tenuta, basti pensare che gli aquilotti non perdono una partita con uno scarto maggiore di un gol dallo scorso 13 dicembre. In attacco invece il gioco si è incagliato nella proposizione continua della palla lunga al centravanti, anche per sfruttare le qualità di Manaj, che ai tempi era ancora in rodaggio.
Lo scorso settembre si registrava invece il momento d’oro di Janis Antiste, che aveva compiuto 19 anni da un mese e sembrava pronto a spaccare il mondo. Punta centrale d’emergenza, si era rivelato un osso duro per molte difese grazie anche alle qualità fisiche. Il gol contro la Juventus, l’unico del suo campionato fino ad ora, lasciava intravedere un percorso di valorizzazione che si è invece interrotto. Con le ali – Gyasi e Verde soprattutto – che oggi avrebbero bisogno di rifiatare, arriverà forse l’occasione di metterlo di nuovo alla prova.