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In consiglio comunale

Melley: “Ancora chiusi locali del Pronto soccorso pediatrico”. Ivani: “Non ci sono problemi di assistenza, in futuro nove infermieri in più”

Dal consiglio comunale di ieri sera, discussione sul pronto soccorso pediatrico.

Pronto Soccorso Pediatrico ospedale Sant'Andrea

Viabilità, sanità e sviluppi pandemici nel “menù” del lunedì sera. E’ tornato infatti a riunirsi il consiglio comunale spezzino in una lunga serata di interpellanze, mozioni e ordini del giorno iniziata con il doverso e sentito ultimo saluto a Luciano Secchi, ex assessore e per diverse legislature consigliere comunale fra gli anni 70 e 80. Il presidente dell’assemblea consiliare spezzina Giulio Guerri ha ricordato la figura del giornalista e attivista politico scomparso nei giorni scorsi prima di vidimare l’ingresso in consiglio di Salvatore Piscopo al posto del dimissionario Andrea Costa: un atto formale, a pochi mesi ormai dalla fien del mandato.

La serata vera e propria inizia (e poi finirà) con i diversi temi sanitari a cominciare dall’interpellanza che apre i lavori, a firma Guido Melley sul perché siano ancora chiusi i locali del Pronto soccorso pediatrico, tema che è stato più volte al centro dei parlamentini di Piazza Europa: “Un servizio di eccellenza fino a poco tempo fa, nell’ambito della difficile situazione operativa del nostro vecchio ospedale Sant’Andrea. Ricordo ancora una volta che è stato realizzato alcuni anni fa grazie alla spinta di una benemerita Associazione locale – “Gli Amici di Francesco“ – ed alla lungimiranza di alcuni valenti dirigenti ospedalieri dell’epoca. Purtroppo però, a causa dell’emergenza Covid ma anche di scelte sbagliate sul piano dell’organizzazione del servizio, il Pronto soccorso pediatrico sta attraversando da mesi una lunga fase travagliata che ne ha ridotto le capacità di assistenza ai bimbi ed alle loro famiglie per troppo tempo. Non a caso siamo arrivati alla condivisione di una mozione, approvata all’unanimità lo scorso autunno da parte dell’intero consiglio comunale, per chiedere un rafforzamento dell’organico di infermieri dedicati al servizio. Pur con fatica e dopo parecchi mesi di reali disservizi l’Asl ha poi di recente garantito che sarebbero state ripristinate le quattro unità infermieristiche del reparto ed abbiamo accolto con soddisfazione la notizia. Ora però la situazione non è stata ancora del tutto risolta. Le infermiere assegnate sono state da poco messe in condizione di coprire i turni serali ed anche quelli notturni, ma restano inspiegabilmente ancora chiusi i locali dedicati, dove in passato i bimbi ed il loro familiari venivano assistiti in ambienti “protetti” e senza interferire con le normali attività di degenza nel reparto ordinario di pediatria. Un fatto che perdura tuttora e che non pare motivato in alcun modo. Non vorremmo che, a causa di inspiegabili decisioni prese dall’alto, si stesse verificando una sorta di “accanimento”, non certo di tipo terapeutico, contro il ripristino integrale delle normali e consolidate funzioni del Pronto soccorso pediatrico della nostra città”.

E, a breve giro di posta, Filippo Ivani, assessore alla sanità, replica agli interrogativi del consigliere Melley: “Premetto che l’attività di assistenza ai bambini è sempre garantita. Con il nuovo piano, il numero degli infermieri è stato ripristinato ed è suddiviso secondo turni da 2-3-4 infermieri e così la domenica con 4 unità infermieristiche. Parimenti la decisione di un orario notturno di far accedere i piccoli pazienti non al primo piano non ha portato problemi di assitenza. In futuro con i nuovi infermieri si potrà tornare a usar il primo piano”. Poi, nell’arco della discussione sull’argomento, con ulteriore interpellanza a firma Lega (redatto dal capogruppo Viviani, presentato dalla consigliera Paita), l’assessore aggiunge: “Impegnare molti medici nella lotta al Covid ha creato problemi a tutti i reparti. Bene che Asl abbia indetto un bando di mobilità regionale e interregionale, ora siamo alla graduatoria finale regionale e interregionale per arrivare ad inserire in organico nove persone in più. Più turni coperti è così possiamo aprire primo piano anche in orario notturno e diurno festivo.

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