Tre delle sette caponiere dell’ex cinta muraria di sicurezza dell’Arsenale militare saranno gestite dalla Caritas Diocesana. Il Comune della Spezia, che nel 2017 aveva acquisito le strutture dal Demanio dopo un tortuoso iter iniziato sette anni prima con i primi vagiti dell’idea progettuale, ha recentemente inaugurato la seconda parte del percorso del Parco delle Mura e attendeva un soggetto interessato che si facesse avanti. La vocazione del percorso è chiara fin dagli albori: dotare la città di un parco che unisca trekking e storia, recuperando negli anni una zona collinare che di fatto raccorda la città nuova a quella più antica. Quella di trovare gestori delle caponiere non è stata un’impresa semplice visto che ai primi tentativi, nell’autunno scorso, nessuno si era fatto avanti. Nell’ultima finestra utile, a cavallo tra il 2021 e il 2022 con termine ultimo fissato allo scorso 14 gennaio, il bando di gara per l’assegnazione in concessione ha trovato finalmente un aggiudicatario. Si tratta della Caritas Mondo Nuovo che ha superato l’esame della Commissione giudicatrice per lo svolgimento delle operazioni di gara e per la valutazione delle offerte, andando ad accapparrarsi tre caponiere, la 3, la 4 e la 5: erano le uniche offerte pervenute. In particolare, Caritas ha intenzione di realizzare a Porta Castellazzo e nella vicina chiesa di San Pio X un contesto polifunzionale, in cui l’incontro, la formazione e diverse tipologie di turismo potranno coesistere. Un progetto a propulsione agricola che guarda l’nclusione delle persone richiedenti asilo e di giovani bisognosi di un’opportunità.