LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
"una piaga dalle molteplici conseguenze"

“Inquinamento luminoso, difficile fare divulgazione astronomica”

L'Associazione astrofili spezzini: "Alla Spezia il 30-40 per cento degli impianti di illuminazione esterne spreca luce verso l'alto".

Associazione astrofili spezzini

“E’ cominciata finalmente e speriamo definitivamente e senza ripensamenti l’era green. I governatori di tutto il mondo hanno capito e dovuto accettare che se vogliamo salvarci dall’eccesso di anidride carbonica dobbiamo limitare gli sprechi ovunque. L’inquinamento luminoso è uno di questi: lo spreco di illuminazione rivolto verso il cielo provocato dagli impianti di illuminazione esterna mal posizionati o mal progettati”. Lo si legge in un intervento dell’Associazione Astrofili Spezzini.

“Le conseguenze di questa piaga – spiega il presidente Luigi Sannino – sono molteplici. Danno economico con spesa delle bollette sempre più alta; lo spreco di energia elettrica e la conseguente impatto sulla produzione di anidride carbonica; alla Spezia circa il 30/40 per cento degli impianti di illuminazione esterni pubblici e privati spreca luce verso l’alto e di conseguenza energia elettrica che solo in Italia sono valutati in una perdita di quasi un miliardo di euro tra pubblico e privato. Danni alla sicurezza; la luce rivolta verso l’alto sarebbe più utile in basso dove c’è vera necessità. Poi vengono i danni alla fauna e alla flora. Gli animali notturni sono i primi che vedono i loro bioritmi completamente sconvolti e gli uccelli perdono il senso dell’orientamento visivo. La flora in un sistema di forte illuminazione che dura tutta la giornata subisce gravi danni alla sintesi clorofilliana. L’illuminazione notturna male progettata inoltre che riesce ad infiltrarsi all’interno della nostra camera da letto può provocare gravi problemi al nostro ritmo sonno veglia. Anche l’uso di luci bianche-blu interferisce con la qualità del nostro sonno. Il cielo stellato quasi completamente sparito e la chiusura degli osservatori astronomici nei pressi dei centri urbani e tutte le difficoltà conseguenti nella ricerca astronomica professionale e amatoriale. Vi è anche da sottolineare la difficoltà da parte di noi astrofili a fare divulgazione al pubblico ed alle scuole e riavvicinare i giovani alle meraviglie del cielo. Spesso durante le serate divulgative al pubblico incontriamo ragazzi che non hanno mai visto la Via Lattea. L’Italia è il secondo paese al mondo più colpito da questo problema ed è incredibile vedere l’Italia dallo spazio di notte quanta energia sprechiamo verso l’alto rispetto a tutte le altre nazioni del mondo. La Via Lattea, che una volta era visibile appena usciti dai centri cittadini, ora è addirittura relegata alle cime delle montagne oltre i mille metri di altezza”.

“Dal 2007 la Liguria ha emanato una serie di leggi e regolamenti che proteggono il nostro cielo ma ora sta a noi farlo rispettare se vogliamo riprenderci il cielo che in Italia ci stanno cancellando – prosegue Giulio Scarfi, direttore dell’Osservatorio astronomico Spezzino Iota Scorpii -. L’Associazione di promozione sociale Astrofili Spezzini dagli anni ’80 sempre impegnata nella divulgazione al pubblico e alle scuole di ogni ordine e grado della scienza astronomica persegue questa lotta all’ inquinamento luminoso già dal 2000 quando impose allora gestore società SALT la modifica delle sei gigantesche torri faro situate all’uscita di via Carducci alla Spezia. Ancora oggi da allora prosegue nella sua lotta agli sprechi e al degrado del nostro cielo stellato segnalando le situazioni più critiche, collaborando attivamente con l’attuale amministrazione comunale che si è resa sensibile alle problematiche segnalate dall’Osservatorio astronomico Spezzino Iota Scorpii durante le sue campagne di ricerca professionale. Sempre grazie all’amministrazione comunale, con cui collaboriamo attivamente dagli anni duemila, abbiamo ricevuto ascolto da grosse aziende locali che stanno lavorando per adeguarsi entro la fine del 2022 con le rispettive norme vigenti e aiutando noi astrofili e tutti i cittadini della Spezia a riscoprire le meraviglie del cielo notturno”.

 

Più informazioni
leggi anche
Astrofili spezzini alla scoperta delle stelle
I dettagli
La Spezia mille e una notte, parte un nuovo progetto. Partecipa anche l’associazione degli Astrofili spezzini
Astrofili a Pitelli
Siete curiosi?
Ciclo di incontri divulgativi a cura degli astrofili spezzini
L'esplosione del vulcano Tonga
Cronaca
Astrofili spezzini e Meteospezia: “I nostri strumenti hanno rilevato l’onda d’urto dell’esplosione del vulcano Tonga”