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Menini: “Non si faccia terrorismo sul tema Oss, la prossima settimana il Tar deciderà”

Daniela Menini

“Trovo bizzarro che un consigliere regionale negli ormai quotidiani tentativi di screditamento dell’attività di questa amministrazione regionale, suggerisca addirittura dei ‘pro memoria’ che, evidentemente, servono solo a lui, poiché nessuno in Regione dorme sugli allori, tanto meno l’assessore alla Salute. Il ‘silenzio’ della Regione non è tale come lo vorrebbe il consigliere, ma dovuto al fatto che il tempo viene impiegato diversamente rispetto a quel che si vorrebbe ovvero è utilizzato per dare soluzioni concrete e non risposte per fare notizia e avere la foto sul giornale”. Lo dichiara la consigliera regionale della Lista Toti Liguria, Daniela Menini, replicando al consigliere spezzino del Pd, Davide Natale (qui).

“Ricordo al consigliere, visto che ancora ne sente il bisogno, che il partenariato pubblico/privato, predisposto per l’ospedale Felettino, non è qualcosa che sottrae risorse alla sanità di questo territorio, ma velocizza l’appalto e consente ulteriori investimenti in tecnologie, impiantistica, edilizia sanitaria e mette a garanzia le finanze pubbliche nella realizzazione dell’opera perché ovviamente pone una responsabilità e un interesse sulla testa del privato che è evidentemente molto più importante e che rende quindi maggiore  la percentuale di possibilità che l’appalto vada a concludersi. – prosegue Menini – Con questa realizzazione si mette rimedio a una carenza strutturale e si avvia un processo di riempimento di contenuto in parallelo a quella che è la strategia complessiva di ridisegno dell’offerta sanitaria regionale”.

“Tengo a sottolineare anche un altro appunto ovvero quello relativo al settore infermieristico: il concorso pubblico per 700 posti, al quale hanno aderito 6100 persone sarà espletato nel mese di aprile 2022 e si è arrivati a tale data proprio per l’istruttoria per l’ammissibilità di un così alto numero di partecipanti. – dice ancora la consigliera spezzina – Certamente esiste uno squilibrio tra professionalità formate in grado di partecipare ai concorsi e i posti vacanti nelle aziende a seguito della cessazione del servizio per raggiunti limiti di età o a qualsiasi altro titolo, ma Regione Liguria sta procedendo su molteplici linee di indirizzo, come l’introduzione della figura del medico di medicina generale nella gestione dei punti di primo intervento, al fine di liberare risorse da destinare agli ospedali titolari di pronto soccorso o ai DEA di primo e secondo livello, oppure l’attivazione dello scambio tra diverse aziende del Sistema sanitario regionale per l’utilizzo di risorse umane a livello interaziendale”.

“Il consigliere di minoranza, inoltre, sugli Oss fa soltanto terrorismo; ad oggi c’è una procedura in corso e la prossima settimana il Tar deciderà se è legittima o meno – conclude la consigliera arancione -. Una volta preso atto delle decisioni del tribunale la regione agirà di conseguenza anche eventualmente utilizzando la norma Rossomando. Il lavoro da fare quindi è ancora tanto e lo confermo, ma Regione Liguria sta dimostrando con i fatti di saper lavorare e di conoscere quale sia la strada giusta per garantire ai cittadini il risultato più soddisfacente”.

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