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Comunità Marinara Cinque Terre: “Il dibattito sulla depurazione non torni nell’oblio al termine della campagna elettorale”

Cinque Terre

“Noi di Comunità Marinara Cinque Terre siamo impegnati da anni nel chiedere un vero ed efficace trattamento delle acque reflue che interessi tutto il comprensorio delle Cinque Terre. In queste ultime settimane sulla stampa si susseguono articoli riguardanti il problema. E’ palese ormai: tutti ora, con colpevole ritardo, hanno forse finalmente preso coscienza del grave problema non più rinviabile che investe l’ambiente, l’immagine e l’economia delle Cinque Terre. Questa nuova improvvisa e folgorante illuminazione pare abbia colpito anche la politica tutta, compresi i vertici delle varie amministrazioni coinvolte (Ato, Provincia ecc..), che sino a pochissimo tempo fa, sembravano non vedere il problema, o cercavano vanamente di minimizzarlo”. La Comunità Marinara Cinque Terre interviene così nel dibattito per la ricerca di una soluzione al problema della depurazione degli scarichi della Riviera spezzina, che dovrebbe venire allacciata alla rete cittadina. Ma ci sono diversi dubbi sulle modalità di azione.

“Ora, grazie al nostro incessante lavoro di denuncia e alla forte e convinta presa di posizione del presidente del Parco Donatella Bianchi, pare che tutte le parti in causa stiano lavorando per superare definitivamente il problema. Eureka! È altresì chiaro che l’argomento “depurazione acque nelle Cinque Terre” stia divenendo spunto di forte scontro nella imminente campagna elettorale che riguarderà il Comune della Spezia. La Comunità Marinara Cinque Terre – fanno sapere dall’associazione con una nota – non parteciperà a questa spicciola polemica: le eventuali “colpe” di questa situazione sono note e analizzabili da tutti. Pertanto, lasciamo ai tecnici e alla politica (quella con la P maiuscola) la responsabilità delle scelte progettuali. A noi interessa il raggiungimento del traguardo finale, al quale auspichiamo si possa giungere il prima possibile. Sarebbe gravissimo, imperdonabile, che spenti i fari della campagna elettorale, il problema depurazione tornasse nell’oblio, rischiando di perdere i finanziamenti di cui al Pnrr. Chiediamo inoltre, che i sistemi di trattamento delle acque reflue, attualmente in uso, funzionino al meglio sino al raggiungimento dell’agognato traguardo. È ora che al decantato “Paradiso delle Cinque Terre” venga riservato il rispetto dovuto”.

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