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Lettera aperta

Peracchini scrive a Orlando: “Si riveda la variazione dell’importo della rata del Rdc per disabili”

Pierluigi Peracchini

“Mi rivolgo al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, espressione massima del nostro territorio attualmente al Governo, perché in questi giorni all’attenzione mia personale e del mio Ufficio di Gabinetto continuano a pervenire richieste di aiuto da parte di persone con invalidità preoccupate dalla variazione dell’importo della rata del Reddito di Cittadinanza o della Pensione di Cittadinanza. Attraverso una circolare INPS della scorsa settimana, infatti, è stata comunicata  la variazione di quanto percepito nonché, nelle situazioni in cui sono superate le soglie previste dalla norma, la decadenza”. Lo scrive il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini in una lettera aperta rivolta al ministro del Lavoro, e concittadino, Andrea Orlando, che nei giorni scorsi lo aveva pungolato sulla vicenda relativa ai messaggi a sfondo razzista e violento del consigliere Umberto Costantini (qui).

“I pensionati lamentano che il problema sta nel fatto che INPS, secondo anche quanto riportato nella circolare, ha considerato l’aumento delle pensioni di invalidità al 100%, passate da euro 288 a euro 651 come da sentenza della Corte Costituzionale del 2020, come reddito familiare, e quindi con l’aumento dell’ISEE il risultato è stato quello di vedersi decurtati o addirittura revocati gli importi percepiti. Questo taglio riservato alle persone disabili andrebbe oltremodo a penalizzare le persone più fragili: un vero e proprio accanimento secondo quanto messo in risalto dalle principali associazioni a loro tutela. Il timore più grande è che sul reddito di cittadinanza tagliato ai disabili nel mese di gennaio, si ripeta con la stessa decurtazione o decadenza anche per i mesi successivi. Rivolgo a Lei e a tutto il Governo un appello affinché ci si attivi immediatamente rivedendo la norma, riconoscendo pieno diritto, senza decurtazioni, alle maggiorazioni sociali che sono riconosciute nel nostro Paese ai disabili, evitando così di veder tassare una misura assistenziale fondamentale per la sopravvivenza di intere famiglie”, conclude Peracchini.