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La replica all'azienda sanitaria

Manifesto per la sanità risponde: “Regione e Toti assenti, difesa d’ufficio di Asl è inutile: i dati li inchiodano”

Ospedale Sant'Andrea

“E’ incredibile la risposta della Direzione sanitaria alle dichiarazioni dei Consiglieri regionali Ugolini e Centi dopo il sopralluogo al san Bartolomeo. Rispondono alla gravissima situazione dei Pronto Soccorso, con un bando di soli 4 posti mentre i dirigenti dichiarano di aver bisogno di almeno 11 nuovi medici per metterli in sicurezza, peraltro avviato con enorme ritardo solo pochi giorni fa? E’ così che si pensa di rendere attrattivo un concorso? A breve sarà crisi nera”. Lo affermano dal Manifesto per la sanità locale – Insieme per una sanità migliore in replica alle dichiarazioni rese da Asl 5 nei giorni scorsi (leggi qui).

“E si giustificano sulla chiusura del Blocco Operatorio con la scusa del Covid. Negano che l’ospedale di Sarzana potrebbe operare con percorsi diversificati e protetti? Come possono negare che se si fosse occupato coi pazienti Covid un’altra ala, peraltro vuota, invece che l’Uro/Chirurgia con l’ovvia conseguenza della sospensione degli interventi chirurgici, il Blocco Operatorio avrebbe potuto continuare ad operare come è già stato in passato, quando, addirittura, operava pure qualche paziente Covid attuando rigidissimi protocolli di disinfezione e protezione dei pazienti non Covid? Come può negare che esiste una recovery room dentro al Blocco Operatorio che consentirebbe di effettuare interventi senza ricovero o ambulatoriali completamente separati dal resto del nosocomio? E ci raccontano di qualche medico che verrà assunto – proseguono ancora dall’associazione – senza dire che li assumo uno per volta e, magari solo quando chi, appena assunto, decide di andarsene dopo poco perché le condizioni di lavoro sono pessime, come è stato per i reparti di Medicina? Non sanno che si sente dire che pure il primario di Medicina ci abbandonerà fra breve? E neppure per andare a fare il primario da un’altra parte. Oppure cascano sulla Pneumologia che ancora attende, dopo più di due anni, la sostituzione del primario, ma, bontà loro, assumeranno un medico. Non si rendono conto che così continuano a rendere meno attrattiva la nostra Asl? Ecco: sappiamo che gli ordini arrivano dalla Regione, e non a caso il direttore si è messo le spalle al muro dicendo che è la Regione che deve decidere sulla chiusura totale o parziale di un Pronto soccorso e non lui, ma non si comprende perché replichi l’Asl in questo modo, visto che la nostra battaglia è per farla funzionare meglio!
La Regione e Toti sono assenti e la difesa d’ufficio dell’Asl non può certo giustificarli visto che i dati li inchiodano!
Ci dicano, invece, tempi e modi di riapertura dei reparti che lavoravano prima della pandemia, senza far finta di non sapere che anche l’altro problema uscito clamorosamente durante la visita dei Consiglieri, ovvero la grave carenza pure di anestesisti rianimatori, non si risolverà con un bando, anche qui, per soli 4 medici. Ci dica, direttore, cosa ne pensa della clamorosa discriminazione della nostra Asl in fatto di organici rispetto agli altri territori liguri e cosa potremo permetterci di riaprire dopo marzo, e a quali condizioni, se le soluzioni sono solo pezze estemporanee e tardive? Per noi i dati sono già lì a dimostrarcelo e noi siamo molto, molto preoccupati”.

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