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Vaccino cambiato, Massei: “Rubato un foglio di lavoro, sono in corso delle verifiche disciplinari”

Verifiche disciplinari in corso per capire come sia stato possibile che sia sparito un foglio di lavoro di Asl 5, contenente uno scambio tra i dirigenti, in merito ad alcuni dubbi espressi da un ristretto numero di utenti sulla vaccinazione. Un foglio di lavoro che però uscito dallo scambio privato delle missive elettroniche e vincolato dalla legge in materia di divulgazione a terzi di informazioni private. La direttrice Maria Alessandra Massei ha precisato che per questa fuga di notizie si sarebbe verificato un vero e proprio furto. Nella IV Commissione (fiume)  di ieri sera un gruppo commissari consiglieri ha chiesto, direttamente all’Asl spezzina, un profilo preciso di quanto accaduto nei giorni scorsi quando è saltata fuori, a mezzo stampa, la vicenda legata vaccinazione del figlio del sindaco.

Due ore e diciotto minuti scanditi dai soliti battibecchi tra consiglieri, un ribaltamento dell’ordine dei lavori che ha tardato quasi di 40 minuti l’intervento dei dirigenti di Asl 5 Mino Orlandi e Maria Alessandra Massei. Una commissione dalla quale sono spuntati anche alcuni dati sulle vaccinazioni, la distribuzione di Pfizer e Moderna, il funzionamento degli hub vaccinali.

Un tema intricato, scivoloso e sul quale in più di un’occasione il presidente Oscar Teja si è appellato al Garante della privacy. Al termine dell’esposizione della sua esposizione il dirigente Mino Orlandi non ha negato la forte pressione che a causa della pandemia tutto il sistema sanitario spezzino ha dovuto sopportare.  “Siamo stati costantemente sotto pressione – ha detto Orlandi – e sicuramente abbiamo commesso degli errori, potevamo migliorare e fare meglio. Però pensiamo di aver ottemperato al mandato. Le impennate di casi e la curva epidemiologica che si alza in perpendicolare rappresentano momenti molto critici“.

Al termine della sua esposizione è intervenuta la direttrice Massei che ha spiegato la pianificazione dei servizi, ribadendo che il direttore generale ha voluto che si lavorasse “in maniera condivisa” e ha elencato tutte le figure presenti in tutta la catena di organizzazione. La direttrice si è focalizzata sulle procedure, il confronto, l’esperienze dirette sul campo e l’accoglienza negli hub vaccinali. Un’esposizione lunga e dettagliata, nel corso della quale Massei ha specificando che molte richieste arrivano direttamente alla dirigenza e dall’Urp: “E’ una questione quotidiana e internamente noi predisponiamo una nota, una mail e segnaliamo quanto accade“. Sul tema della commissione ha precisato: ” In questa procedura è partita una comunicazione alle persone dell’Hub Fitram per la valutazione, da parte mia, affinché venisse presa in carico e quindi valutare la richiesta per rincanalarla nella giusta situazione.  In questo caso specifico, mi è stata fatta la richiesta, non l’ho scritta io ed è stata fatta un po’ di fretta ed è stata inviata. Ed è stato risposto che in base alle riunioni precedenti abbiamo detto che alla Fitram si usa Moderna“.

Massei ha fornito la data delle comunicazioni, sulla base di quanto uscito sulla stampa che riportava il 10 dicembre e ha letto i vari scambi di mail precisando che il foglio di lavoro è stato sottratto illecitamente e dato dalla stampa: “E’ stato commesso un furto di notizie, riservate, di strumenti di lavoro che sono stati mandati anonimamente a un giornale. E’ un furto perché ogni nostra comunicazione, coperta dal segreto istruttorio, dice ‘questo messaggio e i suoi allegati sono indirizzati esclusivamente alle persone in indirizzo, la diffusione, copia o qualsiasi altra azione derivante dalla conoscenza di queste informazioni sono rigorosamente vietate. Qual’ora abbiate ricevuto questo documento per errore siete cortesemente pregati di darne immediatamente comunicazione al mittente e di provvedere alla sua distruzione'”.

Chi ha rubato e inviato il messaggio ai giornali non ha letto, forse volutamente, gli orari e le conclusioni di questo procedimento. Come vedete, massima trasparenza e come ripeto chiediamo come azienda scusa, perché siamo stati derubati – ha aggiunto . Abbiamo violentato le persone. Ognuno di noi ha diritto di essere rassicurato e protetto. Sfido chiunque a chi si è presentato a me e ai colleghi, o chiunque, che non abbia ricevuto questo trattamento. Nessuno è stato rifiutato e a nessuno è stata negata una risposta. Abbiamo attivato un processo disciplinare per la ricerca di chi ha violato i dati. Il rispetto dei dati che noi trattiamo è sacro. Mi chiedo dove siamo arrivati. Vi chiedo di avere rispetto della dignità delle persone”.

Sono seguiti gli interventi di quattro consiglieri. Raffaelli ha chiesto nuovamente dettagli sul cambio di vaccino, Baldino sulla diffusione dei dati ha chiesto che sia fatta piena luce e ha posto una domanda su chi decide effettivamente quale siero inoculare. Il commissario Vaira ha detto: “Se c’è stata una fuga di notizie bisogna rivolgersi alla Procura“.

 

Qui sotto la commissione in versione integrale.

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