LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
La spezia in azione: "il sindaco si dimetta"

Chat con messaggi razzisti e fascisti, Orlando e opposizione compatta: “Peracchini ci dica che non è vero”

Pierluigi Peracchini

“Imbarazzante l’imbarazzato silenzio del sindaco Peracchini: smentisca al più presto le notizie apparse sulla stampa nazionale a proposito della chat con contenuti xenofobi, fascisti e razzisti. Ci dica che non è vero. Lo faccia subito, ne va dell’onore della città medaglia d’oro della Resistenza”. Non è passato inosservato l’articolo di giornale apparso questa mattina sulle pagine de Il Fatto Quotidiano a proposito di una chat di maggioranza dove sono apparsi commenti di chiara matrice razzista, tanto che è il ministro del Lavoro in persona Andrea Orlando, con una breve nota sulla propria pagina Facebook, a chiedere conto al primo cittadino. Non è l’unica voce a chiedere spiegazioni quella di Orlando visto che anche dal suo partito arriva una immediata richiesta di chiarimento al primo cittadino. “Nel ricordale che lei è sindaco di una città Medaglia d’oro della Resistenza – scrive in una nota il Partito democratico spezzino – la preghiamo di smentire con la massima sollecitudine le notizie apparse sulla stampa nazionale circa chat da lei condivise, con contenuti xenofobi, fascisti e razzisti. La vergogna della “Xmas”, delle “carezze” con le legnate e di tutto il resto, se corrispondente al vero, è enorme. Signor Sindaco non stia in silenzio: ci dica che non è vero”.
Italia Viva, dal canto suo, annuncia l’intenzione di portare il tema in consiglio comunale con un’apposita interpellanza. “‘Guarda che ti filmano e denunciano. E i giudici non sono sensibili a noi’. Queste pare siano le parole con cui Peracchini risponde al consigliere Costantini in una chat di maggioranza a proposito di una frase riportata così: ‘Qualche carezza non farebbe male’ – scrivono la capogruppo del partito di Renzi Federica Pecunia, insieme alla coordinatrice provinciale Antonella Franciosi -. A questo punto dal signor Peracchini, che si crede sindaco, vorremmo sapere se risponde al vero che abbia scritto questa frase e non si sia fermamente dissociato dalle parole odiose di Costantini. Se questo abbia qualcosa a che fare con la concessione a Casa Pound, nell’aprile 2019, della Mediateca Fregoso per la presentazione di un libro di un esponente di quel partito i cui iscritti si definiscono “i fascisti del nuovo millennio”. E se con queste credenziali pensa di poter celebrare il prossimo 25 aprile.Che ne dice di una maggioranza che alla prima occasione lo svergogna sulla stampa? Pensa davvero di poter continuare a fingere di governare la nostra comunità? A margine vogliamo ricordare al centrodestra che sono moltissimi i nostri concittadini che hanno origine comunitarie o non comunitarie che hanno votato e voteranno per eleggere il consiglio comunale e che con loro dobbiamo e vogliamo costruire un destino comune”.

A breve giro di posta si schiera tutta l’opposizione che esce con una nota congiunta: “La nostra città ritorna alla ribalta della cronaca nazionale per l’oltraggio di Peracchini e di alcuni membri della sua Maggioranza ai valori della Costituzione repubblicana e antifascista.Vengono riportate sui giornali frasi inaccettabili ed espressioni imbarazzanti, circolate sulla chat Whatsapp tra consiglieri, assessori e sindaco che trasudano di intolleranza e violenza, nonché mancanza di rispetto verso le istituzioni del nostro Paese, come la Magistratura. Alla faccia del patriottismo tanto sbanderiato da Fratelli d’Italia, partito del consigliere alla quale queste aberrazioni sono attribuite. E il sindaco che fa, di fronte a queste ingiurie? A quanto riportato, anche con virgolettati, non esprime assolutamente una contrarietà o un’indignazione. Il Comune della Spezia, medaglia d’oro al Valor Civile, medaglia d’oro al Valor Militare, conosciuta nel mondo come Porta di Sion, che ha appena conferito la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, viene oggi rappresentata da questa armata brancaleone che si ritrova a scambiarsi allegramente messaggi vergognosi, che mettono tutti gli spezzini in imbarazzo”. Avantinsieme, LeAli a Spezia, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Spezia Bella Forte Unita, Spezia Bene Comune e Spezia Riformista invitano pertanto Peracchini “a scusarsi pubblicamente con i suoi concittadini, ed invitiamo questi ultimi a non dimenticare l’ennesimo grave fatto quando, fra pochi mesi, saremo chiamati alle urne per eleggere un nuovo sindaco. Perché la città non si merita una figura che non fa rispettare, in primis ai suoi sostenitori, i valori della democrazia e dell’antifascismo”. C’è anche chi non fa parte del consiglio comunale in carica ma ha idee chiare su cosa dovrebbe fare il primo cittadino: “La Spezia in Azione chiede che Peracchini si dimetta immediatamente. In diverse occasioni anche con membri della sua giunta coinvolti, il sindaco non ha mai preso posizioni ferme sul tema dell’omofobia e del razzismo – tuona la portavoce Laura Porcile -. Oggi non ci stupiamo di quello che leggiamo riguardo alle intercettazioni del primo cittadino che si lascia andare ad esternazioni poco consone a chi dovrebbe dare l’esempio e condannare comportamenti simili. Chiediamo ad alta voce a tutte le forze politiche di dissociarsi da costui e di chiederne insieme a noi le dimissioni immediate. Senza spiegazioni ne giustificazioni, deve solo fare un atto di buonsenso e dimettersi. Ci chiediamo inoltre cosa penserebbe Don Milani (tanto citato dal primo cittadino) che per tutta la sua esistenza si è occupato dei meno fortunati, o citando la nostra giunta ‘i beduini’. Dimissioni immediate, senza fantastiche spiegazioni”.

leggi anche
Import 2019
Il nipote: "infangato il nome di fregoso"
Tutta la sinistra in piazza contro CasaPound e Peracchini
Pierluigi Peracchini
Opposizione all'attacco
“Peracchini fa lo scaricabarile. Revochi l’iniziativa di Casapound”
Lara Ghiglione
"peracchini revochi autorizzazione"
"Fuori i fascisti dalla Beghi", Ghiglione contro la presentazione di Casapound
Marco Raffaelli
Politica
Chat di maggioranza, Raffaelli: “Chiedano scusa e la smettano di far fare brutte figure alla città”