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A cura di giosuè allegrini e marzia ratti

Arte e design nel Golfo dei Poeti, presentazione del catalogo Jacques Toussaint

CAMEC (ph Enrico Amici)

Venerdì 11 febbraio alle 17.30, presso il CAMeC, Centro Arte Modena e Contemporanea della Spezia, sarà presentato il catalogo che documenta il grande progetto espositivo in corso fino al 13 marzo al piano 1 del museo, dal titolo Jacques Toussaint. Arte e design nel Golfo dei Poeti 1967 | 1987. Sarà una preziosa occasione per incontrare l’autore francese, conoscere le vicende che lo hanno portato in Italia e comprendere la sua scelta del territorio spezzino quale dimora per molti anni. Sarà inoltre possibile approfondire grazie alle sue parole i contenuti della mostra, quelli ‘storici’, riconducibili agli anni lericini, e quelli attualissimi che il visitatore incontra nell’ultima sala del percorso, dedicata ad una suggestiva installazione site-specific concepita espressamente per il CAMeC. L’artista e il pubblico saranno salutati dal sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini; i curatori Giosuè Allegrini e Marzia Ratti illustreranno la complessa attitudine creativa di Jacques Toussaint artista e designer e  dialogheranno con lui. Il volume, bilingue (italiano/inglese), appena dato alle stampe per i tipi di Antiga edizioni, contiene una premessa istituzionale del Sindaco Pierluigi Peracchini, un testo introduttivo di Eleonora Acerbi, i contributi critici dei curatori Giosuè Allegrini e Marzia Ratti e una conversazione fra l’artista e il figlio Jacques Heinrich. E’ inoltre corredato dalla documentazione fotografica della mostra, affidata ad Enrico Amici, e di aggiornati apparati. L’appuntamento, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, prevede l’obbligo di green pass rafforzato e mascherina Ffp2.

Nato a Parigi nel 1947, Jacques Toussaint inizia la sua attività artistica in Italia nel 1971 dopo aver studiato all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Dopo le sue prime mostre in Francia e in Italia, inizia parallelamente ad interessarsi al design del mobile e per diversi anni sarà consulente per alcune importanti società di arredamento, come Bernini, Interflex e Matteo Grassi; per quest’ultima sviluppa una linea di prodotti e svolge la funzione di art director. Alla fine del 1985 crea il marchio Atelier quale sintesi delle sue precedenti esperienze, con il fine di produrre progetti affidati a designers emergenti, come Hans-Peter Weidmann, Wolfgang Laubersheimer, Hannes Wettstein, o più affermati come Toshiyuki Kita, Ross Littell e Verner Panton. Con Atelier si dedica inoltre alla riedizione di progetti firmati da maestri di livello internazionale come Alvar Aalto, Alfred Roth, Werner Max Moser, Hans Georg Bellmann e Giuseppe Terragni. A partire dal 1993 collabora alla definizione di una nuova collezione di oggetti in carta riciclata per la Arbos di Solagna. Nel 1997 crea Glass Works, una collezione di specchi nata dalla ricerca sul vetro, e nel 1998 Connections, una collezione di oggetti artistici che intende mettere in evidenza le connessioni esistenti tra persone e cose che hanno influenzato il suo lavoro. A partire dal 2000 Toussaint inizia ad elaborare una serie di installazioni in situ di particolare rilievo e in costante evoluzione in relazione agli spazi, che, oltre a procurare una forma di straniamento nello spettatore, conciliano la meditazione. Questo filone trova il suo inizio nella mostra Tra sogno e realtà organizzata dalla Galleria Arsenal nello spazio di Palazzo Branicki a Bialystok (PL), alla quale seguono interventi presso la Fondazione Cocchi nelle Torri dell’Acqua di Budrio e ancora nella chiesa sconsacrata di San Francesco a Pordenone con la mostra In Itinere, per arrivare all’ambizioso progetto …Que du bleu! a cura di Luigi Cavadini, realizzato negli ampi spazi della galleria di Palazzo delle Stelline presso l’Institut Français di Milano.

L’artista francese è stato varie volte invitato a presentare i suoi lavori al Museo Casabianca di Malo (Vicenza), istituzione che illustra attraverso opere grafiche e non solo le varie tappe dell’arte contemporanea internazionale dal 1960 ai nostri giorni. Dopo aver realizzato una serie di interventi artistici in edifici religiosi dalla storia antica, nel 2019 indirizza la sua attenzione verso le qualità intrinseche dell’architettura moderna, scegliendo la chiesa di Santa Maria Assunta di Riola di Vergato, frutto di una lunga progettazione dell’architetto finlandese Alvar Aalto (1898-1976), per una installazione composta di video e di luci, presentata nel 2020 cui seguirà nel gennaio del prossimo anno un nuovo intervento artistico. Il lungo lavoro di analisi e rivisitazione di 50 anni di attività che ha preceduto la pubblicazione della monografia Jacques Toussaint. Arte 1967/2017, ha inoltre ulteriormente rinnovato il suo modo di fare ricerca, che trova in questa mostra della Spezia, nell’opera Galassia CAMeC/JT-840 x 675 h 500 SP, una originale documentazione. Sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti del Denver Art Museum (USA), della Die Neue Sammlung di Monaco di Baviera (D), del Kunstgewerbemuseum di Berlino (D), del Museo Nazionale di Poznan (PL) e della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti di Verona. Per info: +39 0187 727530 | camec@comune.sp.it |http://camec.museilaspezia.it

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