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167 aziende coinvolte

Sicurezza anti-Covid negli ambienti di lavoro, Ente bilaterale in prima linea: formati 592 lavoratori

Sergio Camaiora, Marco Callegari e Roberto Corsini
Sergio Camaiora, Marco Callegari e Roberto Corsini

Negli ultimi due anni i settori del commercio e del terziario sono stati, insieme ai trasporti, alla ristorazione e allo spettacolo, tra quelli maggiormente colpiti dalla pandemia e dalle restrizioni. Associazioni di categoria e sindacati si sono messi in moto sin da subito anche in questo comparto per diffondere nei confronti di imprenditori e lavoratori le informazioni utili allo svolgimento delle attività in base alle misure in continuo cambiamento. Nella seconda fase dell’emergenza le circolari hanno lasciato spazio a veri e propri corsi di formazione predisposti per garantire condizioni di lavoro che fossero il più sicure possibile rispetto al rischio di contagio all’interno dei luoghi di lavoro. Le aziende hanno avuto e hanno la necessità di riorganizzare il lavoro interno adottando regole, protocolli e misure di prevenzione dal contagio da Covid-19 per tutelare la salute dei propri dipendenti e clienti.

A proporre questo percorso di formazione nei sette mesi compresi tra maggio e dicembre 2021 è stato l’Ente bilaterale del terziario, perseguendo quello che, anche a detta del presidente Sergio Camaiora, è uno degli obiettivi fondamentali dell’ente, ovvero quello di garantire la sicurezza e la formazione negli ambienti professionali.
“Gli enti bilaterali – ha spiegato Camaiora – sono soggetti poco conosciuti ma molto importanti, che racchiudono in una sola voce le posizioni di associazioni datoriali e parti sociali. L’Ente bilaterale del terziario è composto da Confcommercio e dalle sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil, con i relativi rappresentanti: Giorgia Vallone per Filcams Cgil, Mirko Talamone per Fisascat Cisl e Marco Callegari, che è anche vice presidente di turno dell’ente, per Uiltucs Uil. Associazioni come la nostra si fondano sul principio della collaborazione e hanno molte funzioni di garanzia e molte opportunità di intervento, soprattutto su questioni legate alla sicurezza, che è uno dei temi su cui il nostro ente è più impegnato”, ha concluso Camaiora, ringraziando della presenza in sala da parte di Claudio Pinza, uno dei fondatori dell’Ente bilaterale spezzino, nell’ormai lontano dicembre 1995, e Roberto Corsini, responsabile del settore Sicurezza igiene ambiente di Confcommercio e tra gli organizzatori del corso.

Callegari, secondo il quale il valore aggiunto delle iniziative proposte dall’Ente deriva dal fatto che le parti conoscono le problematiche e le volontà di imprese e lavoratori, ha snocciolato i numeri del corso di formazione per il contenimento del rischio di contagio.
“Sono state coinvolte 167 aziende e la frequentazione a distanza ha toccato un totale di 634 lavoratori. Di questi ne sono stati completamente formati 592, ovvero il 93 per cento degli iscritti, una percentuale importantissima. Al termine del corso c’è stato un questionario che ha fornito una certificazione. Il virus ha messo in difficoltà imprese e lavoratori per mesi: basti pensare che il tasso di contagio elevato cui assistiamo oggi si traduce in assenza di reddito per tanti imprenditori o dipendenti”.

Per affrontare adeguatamente l’emergenza è fondamentale essere tempestivamente informati, formati ed acquisire tutte le conoscenze sulle misure di sicurezza a tutela della salute: proprio a questo fine, le organizzazioni sindacali insieme alle parti datoriali hanno pensato alla progettazione e realizzazione di specifici corsi, inseriti nel settore della sicurezza sul lavoro, utili per gestire l’emergenza rappresentata dal Covid-19. Gli argomenti trattati hanno riguardato le informazioni di base sul coronavirus (definizioni, modalità di trasmissione, rischi principali, sintomi, diagnosi, responsabilità…), l’applicazione e la declinazione all’interno del contesto lavorativo del “Protocollo Condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2/Covid-19 negli ambienti di lavoro” elaborate dal governo e dalle parti sindacati, l’applicazione delle “Linee Guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome nonché l’applicazione delle buone prassi igienico-sanitarie (distanziamento, igiene delle mani…).
La formazione oggetto dell’iniziativa è stata erogata ai lavoratori tramite la modalità a distanza (Fad). La formazione “a distanza” rappresenta uno strumento assai valido di politica formativa in quanto, tramite user-id e password, offre una opportunità di aggiornamento professionale concreta e garantita a tutte quelle categorie che hanno normalmente difficoltà ad accedere alla formazione di tipo tradizionale.