Emanuele Nebbia Colomba, consigliere comunale di opposizione a Lerici, interviene in merito all’ex Istituto alberghiero, al centro di una nuova asta andata deserta nei giorni scorsi. L’esponente del gruppo consiliare ‘Siamo il Golfo dei poeti’ nella nota afferma che “se qualcuno si fosse aggiudicato l’asta, la cui base è 3 milioni e 600mila euro, al Comune di Lerici sarebbe andato circa il 16%, 576.000 euro, non una cifra enorme per un bilancio pubblico florido come quello del nostro Comune”, e poi rileva: “rispetto al passato ci troviamo in una congiuntura favorevole di cui non si può non tener conto: i rapporti politici tra l’amministrazione di Lerici e gli altri enti comproprietari sono buoni essendoci molte maggioranze dello stesso colore politico; c’è la concreta possibilità di utilizzo dei fondi del PNRR, ad esempio nella missione 2 componente 4 investimento 2.2 ci sono 6 miliardi di euro destinati tra le varie voci alla sicurezza e all’adeguamento degli edifici pubblici”.
“Poi – prosegue la nota del consigliere – non tornano alcuni calcoli che sono stati fatti in alcune dichiarazioni: si dice che per risanare l’Alberghiero ci vorrebbero 6 milioni e mezzo di euro. Se ci si riferisce alla perizia del maggio 2016, è una stima molto vaga del costo di demolizione e ricostruzione, che comprende varie voci: in realtà sarebbero in totale 5milioni e 750.000 euro (di cui 3 milioni per l’abbattimento e la ricostruzione, 700.000 euro per la costruzione di box auto, quasi un milione di euro di utile d’impresa). Ma se l’immobile rimanesse pubblico, venisse ristrutturato e non abbattuto i costi sarebbero molto inferiori, ad esempio il pubblico non avrebbe bisogno di fare un profitto (utile d’impresa) di quasi un milione di euro. Si consideri poi che i costi di ristrutturazione del Forte dei Pianelloni nel 2011 (molto malmesso) per farne una struttura ricettiva, sarebbero stati di circa 3 milioni e mezzo di euro”. E aggiunge: “C’è bisogno di una valutazione dei costi sulla base del progetto finale, perché è chiaro che al cambiare del progetto cambiano i costi di realizzazione anche scomputando eventuali finanziamenti esterni come quelli del PNRR”.
Un passaggio infine sulla possibile destinazione d’uso. “Ho apprezzato la proposta dell’ex sindaco Fresco – scrive Nebbia Colomba – di fare un Rsa pubblica per anziani, ci sarà effettivamente una domanda sempre maggiore e già l’offerta attuale non la soddisfa in toto. Un’altra soluzione potrebbe essere quella che proponemmo con Bernardo Ratti a prima firma Roberto Vara per l’istituzione di una casa (pubblica) di comunità, per portare servizi diagnostici e di cura sul territorio, prevista dal PNRR che tutte le forze politiche rappresentate in consiglio comunale a Lerici hanno sostenuto. In quel caso si potrebbero sommare forse due canali di finanziamento, adeguamento edifici pubblici e sanità territoriale (missione 6 componente 1 del Pnrr 7 miliardi su cui altri comuni a noi vicini si stanno effettivamente muovendo). Personalmente io riproporrei un ostello della gioventù o affini. A Lerici l’Ostello della Madì venne chiuso col referendum dell’84 ma i tempi sono molto cambiati e sarebbe una possibilità di portare fermento culturale e giovanile in un comune che ne ha enormemente bisogno. In ogni caso l’importante non credo in questo momento sia mettere bandierine, ma valutare insieme e concretamente le varie proposte per non alienare il bene e rilanciarlo con un progetto forte. Che la discussione prosegua nel mondo reale, in quello virtuale e soprattutto nelle sedi istituzionali”.
