Nel tardo pomeriggio di ieri una Squadra di Polizia Amministrativa della Polizia Locale in abiti civili, mentre pattugliava la città per accertare la regolare fruizione dei pubblici esercizi ed il corretto rispetto della normativa sulla musica all’interno degli stessi, stava approfondendo alcuni esposti giunti al Comando da parte della cittadinanza. In questo contesto, gli operatori individuavano un locale del centro città, affollato di avventori stranieri, che trasmetteva musica a tutto volume, in evidente spregio di quanto disposto dal regolamento di acustica del Comune, il quale prescrive che debba essere udita solo all’interno dell’esercizio.
Una volta entrati nel locale, gli agenti constatavano che uno dei camerieri si trovava dietro al bancone servendo i clienti senza indossare alcuna mascherina a protezione delle vie respiratorie: per lui scattava l’immediata sanzione da 400 euro. Venivano quindi controllati i green pass dei clienti, accertando che due di essi ne erano sprovvisti; questi venivano subito sanzionati con verbali da 400 euro ciascuno e fatti uscire dal locale. Per tali carenze, il titolare del bar veniva multato per non avere controllato il green pass di tutti i clienti e per aver consentito che il dipendente lavorasse senza mascherina, con sanzioni per 800 euro.
Al titolare è sato anche richiesto di esibire tutte le necessarie autorizzazioni, inclusa la prescritta valutazione di impatto acustico, di cui risultava sprovvisto, documento redatto da tecnico abilitato
costituente elemento essenziale per poter diffondere musica nel locale; il documento, deve anche contenere le prescrizioni che il gestore deve rispettare affinché la diffusione sonora non sia percepibile dall’esterno e, comunque, non arrechi disturbo al vicinato. Risultava quindi evidente, anche qualora il titolare fosse stato in possesso della documentazione che non era in grado di esibire agli agenti nell’immediatezza, la difformità dalle prescrizioni imposte dal regolamento comunale. La musica veniva quindi fatta cessare immediatamente ed al titolare verrà contestata la violazione alla legge quadro sull’inquinamento acustico, che prevede una sanzione da 500 a 20.000 euro.