Mobilitazioni in tutta Italia quest’oggi in seguito alla morte, nei giorni scorsi, del 18enne Lorenzo Parelli, deceduto dopo essere stato colpito da una trave d’acciaio in uno stabilimento dove stava svolgendo l’alternanza scuola lavoro. Alla Spezia si è tenuto un presidio sotto la Provincia dalle 18.30. Tra gli animatori dell’iniziativa, l’Unione degli studenti della Spezia. “Il nome di Lorenzo Parelli si aggiunge alla già lunga lista di persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro. Un avvenimento tanto grave che non si può considerare imprevedibile se pensiamo che gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono 4 lavoratori ogni giorno. Negli scorsi anni si sono già verificati incidenti gravi che hanno coinvolto studenti in stage PCTO, ciononostante non è stata presa alcuna misura per la loro tutela”, affermano dall’Uds. “Tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno responsabilità gravissime – proseguono -. Nessuno di questi ha mai messo in discussione il modello di alternanza scuola-lavoro e di stage nato dopo la legge 107 del governo Renzi; al contrario è sempre stato sostenuto il ruolo passivo dei saperi nei confronti delle esigenze del mercato e una visione sempre più aziendalistica dei luoghi della formazione. Oggi avete davanti agli occhi le conseguenze più tragiche di questo modello politico. Noi non rimarremo in silenzio di fronte a tutto questo. Come associazione studentesca facciamo appello a tutti gli studenti, ai collettivi e alle scuole, facciamo appello anche a tutte le associazioni del paese affinché si dica basta a questo sfacelo”.
Tra gli aderenti al presidio spezzino anche Arci Canaletto, Cgil, Non una di meno, Rifondazione comunista, che ieri in una nota ha sottolineato: “I PCTO non hanno fatto che agevolare gli interessi della produttività a tutti i costi, aumentando le divisioni scolastiche e disorientando studenti e studentesse. È proprio per questo che come Giovani Comunisti e Rifondazione Comunista siamo fortemente convinti che l’alternanza scuola lavoro vada abolita e la cosiddetta ‘buona scuola’ pure! La scuola necessita oggi, in questa fase pandemica, più che mai di una riforma che parta dal profondo, modalità di didattica, materie e argomenti da affrontare, edifici, innovazione tecnologica, sono tutti temi su cui reimmaginare la scuola pubblica, affinché possa essere veramente accessibile a tutti e tutte”.
Più informazioni