Massima attenzione anche in Liguria sul problema della peste suina. Il territorio spezzino non ricade all’interno della zona definita infetta dall’ordinanza congiunta dei ministeri di Salute e Politiche agricole e dal decreto del presidente Toti, ma è opportuno comportarsi con prudenza e avvedutezza anche nella nostra provincia. A questo proposito, in una nota odierna, il Parco nazionale delle Cinque Terre sottolinea che “non sono previste limitazioni alle attività outdoor nel territorio del Parco in quanto non ricade all’interno della zona infetta: si raccomanda comunque la massima attenzione nell’esercizio delle attività ludico ricreative”. Dall’ente ricordano che “non è una zoonosi, cioè non passa dall’animale all’uomo, quindi non è pericolosa per la nostra salute ma può avere conseguenze anche gravi sul commercio delle carni suine, con la possibilità che i Paesi esteri che non riconoscono il principio di regionalizzazione possano imporre il divieto di importazione di tutti i prodotti italiani”. Quindi una serie di norme di comportamento che “è utile osservare”, si legge sul sito dell’ente, “in caso di rinvenimento di carcasse di cinghiale, per contrastare eventuale diffusione del virus”. Occorre, spiega il Parco: comunicarlo rapidamente al Servizio di Sanità Animale dell’ASL5 contattando il numero 0187535065 dalle ore 8 alle ore 17 dei giorni feriali o il 118 di notte, prefestivi e festivi, per permettere l’attivazione delle procedure di recupero della carcassa; non avvicinarsi e al termine dell’attività outdoor disinfettare scarpe e abbigliamento prima di riporli; potrebbe essere utile registrare le coordinate GPS del luogo e scattare una foto che potranno essere inviate ai seguenti indirizzi: alimenti.veterinaria@regione.liguria.it e prevenzione@regione.liguria.it
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