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Interrogazione regionale pd

Opposizione: “Peracchini chiarisca in consiglio”. Figoli: “Polemica stucchevole e inutile”

Gli interventi della politica sulla vicenda che avrebbe visto il sindaco informarsi con Asl5 circa la possibilità di cambiare il tipo di vaccino per il figlio.

Comune della Spezia

Il dibattito politico locale si anima in relazione alla vicenda, emersa sulla stampa nelle scorse ore, che avrebbe visto il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini contattare Asl, lo scorso dicembre, per informarsi circa la possibilità di cambiare, da Moderna a Pfizer, il vaccino del figlio; e questo, si apprende, sarebbe avvenuto per alcune preoccupazioni del ragazzo in merito a possibili ripercussioni cardiache di Moderna, anche in relazione a una visita di qualche giorno prima. Il passaggio da Moderna a Pfizer si sarebbe concretizzato, con il personale medico che ha chiarito di non aver subito pressione alcuna, agendo nell’ambito delle possibilità previste. “In questa legislatura, di fronte a tante richieste, Peracchini è rimasto immobile. Eppure vediamo che, quando vuole, agisce velocemente”. Si apre così la nota dei consiglieri comunali spezzini di opposizione Centi e Melley (Leali), Del Turco e De Muro (M5S), Liguori (Spezia bella forte unita), Lombardi (Spezia bene comune), Manfredini e Pecunia (Spezia riformista), Raffaelli (Pd), Vaira (Avantinsieme). “Come nel caso delle richieste, al personale Asl operante al centro vaccinale, per consentire al figlio di cambiare il tipo di vaccino che gli era stato assegnato. Oltre a richieste che lasciano stupefatti, la massima autorità sanitaria della città ha dimostrato di non aver fiducia nella scienza, e il suo comportamento ora rischia di ingenerare nella cittadinanza il pensiero che il Moderna non sia sicuro tanto quanto il Pfizer. Insomma, la comunità scientifica sta battagliando da un anno per rassicurare i cittadini sui vaccini e alla Spezia il primo cittadino praticamente smonta questi sforzi. Un aspetto gravissimo e sulla quale l’inadeguatezza di Peracchini a rivestire qualsiasi ruolo pubblico è nuovamente ed ampiamente dimostrata, a tal punto da chiederne le dimissioni. Lo diciamo sinceramente: fossimo membri del centrodestra apriremmo un dibattito sulla sua ricandidatura, perché in altri Paesi abbiamo visto esponenti istituzionali dimettersi per molto meno. Inoltre è la prima volta che apprendiamo che il Sindaco si attiva così velocemente sul tema della gestione della pandemia e del personale ASL. Peccato che non lo abbia mai fatto a favore degli spezzini che non ricevono l’assistenza domiciliare alla terza dose, o di quelli guariti ma bloccati a casa, in attesa di un Green Pass che non arriva. Peccato non si sia mai battuto per la carenza del personale sanitario sul territorio, o per il problema delle OSS spezzine. Insomma Peracchini è immobile sulle vicende di interesse della salute della collettività, ma attivissimo quando entrano in gioco episodi personali e famigliari. Esigiamo venga a spiegare in Consiglio Comunale la vicenda, per rendere conto ai cittadini del suo comportamento”, concludono gli esponenti dell’opposizione.

Sulla questione, il gruppo regionale del Partito democratico è pronto a presentare un’interrogazione. “Sono stato
subissato di telefonate in mattinata in merito – spiega in una nota l’esponente Pd Davide Natale, consigliere regionale spezzino – . Erano genitori, e non, che vogliono sapere se sia effettivamente possibile ‘prenotare’ il vaccino più gradito per sé e per i propri cari. Ma soprattutto, si chiedono se Pfizer sia dunque, per una qualche ragione che il sindaco Peracchini pare conoscere, da preferire a Moderna dal punto di vista della sicurezza”. Si legge nel testo dell’interrogazione: “Il padre del ragazzo sopraccitato, essendo sindaco, quindi responsabile della salute pubblica della sua comunità, potrebbe essere intervenuto a tutela della propria comunità avendo informazioni che altri cittadini non hanno”. Per Natale “il punto è proprio questo: un atteggiamento del genere fa passare il messaggio presso la cittadinanza che Pfizer sia in qualche modo, non si sa su quali basi scientifiche e in quali circostanze, preferibile a Moderna. La preoccupazione di papà Peracchini rischia di scatenare logicamente la preoccupazione degli altri genitori. Nella pratica poi, smentisce mesi e mesi di comunicazione portata avanti dalle istituzioni a tutti i livelli su questo tema, così delicato e sensibile. Una comunicazione in cui in Liguria si è speso a più riprese il presidente della Regione. Toti ribadisca ai liguri la sicurezza dei vaccini. Ricordo che nelle scorse settimane le scorte di Pfizer erano esaurite presso gli hub vaccinali di ASL5 e vi sono centinaia di spezzini a cui non è stata offerta alcuna scelta in merito”.

“Incredibile l’interesse morboso – l’intervento di Loris Figoli, coordinatore provinciale di Cambiamo – che si sta mostrando per un tema che dovrebbe essere privato: la salute personale! Peraltro di una persona giovane e che non ha alcun ruolo pubblico. Sono certo che siano state rispettate perfettamente le regole nella scelta del vaccino da somministrare, con piena fiducia del personale sanitario, sempre sotto attacco come pretesto elettorale. Si sta facendo una polemica stucchevole e del tutto inutile. Il tema importante invece è che tutti, anche gli ultimi indecisi, scelgano di vaccinarsi il prima possibile. Auspico che nelle prossime puntate, perché le telenovele più sono povere più durano a lungo, ci spieghino in virtù di quale fondatezza scientifica (e di risonanza e importanza pubblica) siano state pubblicate le premesse di una ancora più incresciosa ricerca sulla cartella clinica di un giovane nostro concittadino”.

“Quanto si apprende da fonti di stampa ha dell’incredibile e rappresenta un insulto alla nostra città”, così in un comunicato la segreteria provinciale di Rifondazione comunista. “Al sindaco Peracchini – la richiesta del Prc -, a cui ricordiamo di essere la massima autorità sanitaria e quindi il principale responsabile e garante della salute dei propri cittadini in modo egualitario, chiediamo un immediato chiarimento pubblico nel rispetto della comunità che rappresenta”. “Il sindaco della Spezia avrebbe fatto pressioni alla Asl per somministrare al figlio un determinato tipo di vaccino piuttosto di un altro. Le opposizioni chiedano conto di questo in consiglio comunale perché se fosse confermato Asl dovrebbe scusarsi, permettere a tutti lo stesso trattamento riservato a Peracchini e il sindaco, invece, dovrebbe dimettersi perché verrebbe meno il rapporto di lealtà con la città”, commenta in una nota l’ex consigliere regionale Francesco Battistini, esponente Pd. E La Spezia in Azione parla di “notizia che mai avremmo voluto leggere: il Sindaco Peracchini ‘mette una buona parola’ con gli uffici della ASL per il figlio” e nella nota chiede “al presidente Toti di prendere pubblicamente le distanze da tali deplorevoli, ignobili, comportamenti”.

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