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Al san martino di genova

Una “stanza degli addii” per i terminali già positivi al Covid ed i loro cari

Uno spazio per permettere ai malati più gravi di Covid negativizzati di stare vicino alle proprie famiglie negli ultimi istanti di vita. Se l'80% dei pazienti in condizioni critiche sono non vaccinati, esiste un 10% dei ricoverati in terapia intensiva affetti da patologie che non hanno a che fare con il Covid ma risultate positive al coronavirus, asintomatiche.

Letto d'ospedale

Uno spazio per permettere ai malati più gravi di Covid negativizzati di stare vicino alle proprie famiglie negli ultimi istanti di vita. È la stanza degli addii, allestita all’Ospedale Policlinico San Martino, vicino al reparto di terapia intensiva.

In Liguria sono circa 40 i ricoverati nei reparti di terapia intensiva Covid, di questi circa l’80% non ha mai ricevuto alcuna dose di vaccino e ha sviluppato la forma più grave dell’infezione. Una piccola parte è costituita da persone vaccinate affette da patologie ematologiche o oncologiche, che aggrediscono il sistema immunitario e riducono l’efficacia della vaccinazione. Circa il 10% di pazienti in condizioni critiche, invece, sono ricoverati in terapia intensiva per patologie che non hanno a che fare con il Covid ma risultate positive al coronavirus, asintomatiche.

Dall’1 dicembre ad oggi la pressione ospedaliera nei reparti di terapia intensiva si è ridotta significativamente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando nessun cittadino aveva ancora completato il ciclo vaccinale: nel 2021 erano in media più di 70 i pazienti UTI, mentre quest’anno sono il 50% in meno, con una media di 35 pazienti ricoverati.

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