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Finito il carbone, c'è da combattere contro il gas

Rete per la rinascita di Vallegrande: “Dopo quello di Arcola, aspettiamo il ricorso di Peracchini contro il parere di Via”

Il Comitato chiede una presa di posizione della Regione affinchè "assuma rapidamente la delibera di Giunta per l'opposizione di merito, documentata e motivata, come è  possibile e necessario fare, all'intesa che sarà proposta nella conferenza dei servizi. E' un atto indispensabile per dare sostanza e seguito al pronunciamento unanime  del Consiglio Regionale contro il turbogas alla Spezia".

L'area della centrale Enel

La Rete per la rinascita di Vallegrande, dopo il convegno dello scorso 18 dicembre, che ha visto un vasto pronunciamento unitario da parte di tutte le forze politiche, parlamentari, regionali, e dei sindaci della Spezia e di Arcola, contro l’avvio di una nuova centrale Enel a turbogas, prende atto con piacere che la centrale ha smesso di funzionare/inquinare per cui siamo finalmente usciti dall’ era del carbone come era stato deciso nel 2015. “Abbiamo anche appreso con altrettanto piacere che il Comune di Arcola, così come si era impegnata a fare la Sindaca nella nostra assemblea, ha già avviato il ricorso al Tar contro il parere di VIA espresso dai due Ministeri. Confidiamo quindi che anche il sindaco della Spezia rispetti l’impegno che si era assunto nell’ assemblea del 18 dicembre e avvii il necessario ricorso”. Il Comitato chiede poi una presa di posizione della Regione affinchè “assuma rapidamente la delibera di Giunta per l’opposizione di merito, documentata e motivata, come è  possibile e necessario fare, all’intesa che sarà proposta nella conferenza dei servizi. E’ un atto indispensabile per dare sostanza e seguito al pronunciamento unanime  del Consiglio Regionale contro il turbogas alla Spezia”.

La battaglia e quella dei cittadini spezzini tutti, non è solo per il no ma anche per costruire in quell’area soluzioni alternative che producano lavoro pulito. “Per questo auspichiamo che le istituzioni, le forze  sociali e sindacali, le rappresentanze delle imprese attivino presto un tavolo di trattativa con l’Enel  dove portare e sviluppare proposte e soluzioni per quell’area che è strategica per la ns. città. Ben 73 ettari possono permetterci di sviluppare soluzioni per energie alternative  e lavoro pulito, anche in altri settori, che la dimensione e la posizione consentono e per una bonifica complessiva dell’area. Anche per questo abbiamo deciso di aderire alla giornata di mobilitazione nazionale promossa da Legambiente, insieme alle principali associazioni ambientaliste, che sta ricevendo adesioni a tutti i livelli, per dire no al nucleare e alle energie da combustibili fossili, per dire sì alla ricerca e alle energie alternative, per dire sì al lavoro pulito che anche la lotta al cambiamento climatico può e deve  consentire insieme alla tutela della salute di tutti”. A breve sarà presentato il programma per l’iniziativa che si terrà anche alla Spezia il prossimo 12 febbraio.

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