“Da settembre 2021 il turno infermieristico notturno doveva passare da tre a quattro unità. Dal mese di dicembre però non siamo riusciti a garantire questa quota e spesso abbiamo dovuto rivolgerci al collega in pronta disponibilità che è sempre a disposizione”. Lo ha illustrato Franca Martelli, direttrice sanitaria di ASL5, audita oggi presso la quarta commissione consigliare. Il tema è quello del pronto soccorso pediatrico e, in generale, del reparto di pediatria e neonatologia dell’ospedale Sant’Andrea della Spezia. “La situazione è leggermente migliorata a gennaio, ma continuiamo a non riuscire a coprire con quattro infermieri, anche se non è mai successo di scendere sotto il numero di tre”.
Alle carenze storiche si assomma l’effetto del Covid, che vede una parte del personale sanitario assente o perché ha contratto il Covid o perché contatto stretto di un contatto positivo. Il reparto dedicato ai piccoli pazienti lavora dunque con le forze che ha, anche se il periodo di massima pressione, legato alla diffusione del virus respiratorio sinciziale, è ormai alle spalle. Presto arriverà qualche rinforzo. “Sono in corso le procedure per la mobilità di cinque professioniste pediatriche in arrivo da Genova, soprattutto dal Gaslini – spiega la dirigente -. Siamo poi in attesa del concorsone da almeno 600 posti di personale infermieristico, ma i tempi non sono rapidi”.
Per quanto riguarda il personale medico, spiega Martelli: “La situazione è ancora peggiore. Abbiamo diverse unità assenti e alcuni esentati dai turni notturni. Abbiamo dovuto far ricorso ad una società di servizi con professionisti specializzati in pediatria e, a breve, avremo il supporto del Gaslini, che però non sarà di grande impatto. Questo perché il Gaslini proietta le proprie personalità anche su altre aziende decentrate, come ASL1 e ASL2. Ci aiuteranno per un totale di dieci turni da 12 ore al mese. La situazione del pronto soccorso pediatrico è difficile. I nostri professionisti danno il meglio, ma soluzioni a breve è difficile realizzarle”.