Asl 5 risponde agli articoli, alle segnalazioni dei lettori e alla politica intervenuta sul tema delle terze dosi a domicilio sul territorio provinciale, servizio che sta procedendo con molta lentezza e sul quale gli utenti non riescono a ottenere risposte da parte degli uffici preposti.
“Stanno procedendo – comunica Asl – le vaccinazioni a domicilio per la 3° dose booster destinate a raggiungere alla Spezia e provincia gli ultraottantenni impossibilitati a recarsi autonomamente negli hub vaccinali e i pazienti affetti da gravi patologie. L’attività, che in questi mesi si è avvalsa di una squadra Gsat (un medico, un infermiere e un autista) da oggi, verrà supportata da una seconda squadra al fine di aumentare il numero delle prestazioni quotidiane erogate”. Il servizio verrà dunque potenziato e gli utenti possono sperare in una accelerazione nelle tempistiche di vaccinazione.
“Fino ad oggi sono state distribuite 2.796 1° dosi, 2.544 2° dosi e dei circa 2.600 utenti, 750 hanno ricevuto la terza dose”, chiarisce Asl.
I numeri lasciano intendere che per tanti l’attesa non sarà breve. Ma Asl denuncia al contempo un ricorso talvolta superficiale all’opportunità della vaccinazione a domicilio: “Quella delle somministrazioni di vaccino a domicilio è un’attività complessa, legata agli accessi su tutto il territorio e per la quale è necessario un grande dispendio di tempo e risorse umane, a cui si aggiunge un’ulteriore difficoltà: non sono pochi i casi di richieste improprie, con segnalazioni di pazienti che all’accesso domiciliare non mostrano nessun problema di deambulazione e che, quindi, avrebbero potuto rivolgersi agli hub vaccinali dando la possibilità a chi realmente non è autosufficiente di usufruire prima del servizio”.
Tutti gli utenti che hanno già ricevuto a domicilio le prime due dosi del vaccino, afferma Asl in conclusione, verranno ricontattati singolarmente dai referenti dei Distretti per fissare l’appuntamento per la terza dose e permettere alla squadra Gsat di programmare il lavoro.
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