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Interrogazione in consiglio regionale

Natale: “Anziani in attesa di terza dose a domicilio, una rete di relazioni famigliari distrutta”

Davide Natale

“Quante sono le signore Bruna, quante le signora Lydia, quante le signore Maria obbligate a casa in attesa della terza dose di vaccino a domicilio? Quanti dei nostri anziani non possono ricevere le visite dei propri cari o recarsi a trovare gli amici in questa fase della pandemia? Quante relazioni famigliari e sociali sono state troncate dai ritardi della macchina sanitaria?”. Lo chiede il consigliere regionale Davide Natale del Partito Democratico, che annuncia un’azione per delineare il quadro di quei soggetti ultra fragili che non possono recarsi personalmente presso gli hub vaccinali e non hanno contezza di quando gli sarà somministrata la dose booster, che la comunità scientifica ritiene indispensabile per fronteggiare un’eventuale contagio con Omicron. “Si tratta proprio di quei nuclei in cui vi sono ultraottantenni solo parzialmente autosufficienti o malati gravi, per cui l’aspetto affettivo e personale riveste un peso enorme nella propria vita. Bruna, Lydia e Maria sono solo tre delle persone che mi si sono rivolte per far emergere un problema, i cui confini sono potenzialmente enormi, perché riguardano centinaia di famiglie, e devono muovere le coscienze della politica e, di conseguenza, di chi deve organizzare questo servizio”. Natale annuncia un’interrogazione in consiglio regionale per sollecitare un’azione di velocizzazione e chiedere contezza di quante siano le squadre per la vaccinazione domiciliare effettivamente operative in ASL5. “Non può essere un numero aleatorio, ma deve basarsi sulla popolazione residente e sull’effettiva copertura già raggiunta nei diversi territori. E comunque, su disposizione di Alisa, per lo Spezzino non dovrebbero essere mai meno di cinque. Non vorrei che si stesse avverando la profezia del commissario straordinario Toti, che un anno fa aveva definito gli anziani ‘non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese’. La categoria degli over 80 e degli ultra fragili dovrebbe avere assoluta priorità”.

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