“Finalmente, dopo reiterati solleciti, sono riuscito a ottenere i dati ufficiali sull’andamento degli organici del personale della Asl5 dal 2019 in poi. I dati purtroppo confermano le denunce del Manifesto per la sanità locale, oggi riprese in tutta la loro drammaticità anche dagli operatori stessi attraverso le loro organizzazioni sindacali interne. Dai dati si evidenzia infatti chiaramente come gli organici del personale in pianta stabile stiano continuando a diminuire progressivamente”.
Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, che poi spiega: “Due dati su tutti: 12 medici in meno e ben 39 infermieri in meno rispetto a fine 2019, quando già gli organici erano in grave carenza, con circa il 30% di personale in meno rispetto alla media ligure. Ora, a rendere ancora più critica la situazione nella sanità spezzina, ci sono, ad esempio, la decisione della Regione di autorizzare per il 2022 solo metà delle assunzioni di infermieri rispetto a quelli richiesti dalla stessa Asl, ed assolutamente al ribasso rispetto ad altre realtà liguri; e il fatto che sono state dimezzate persino le assunzioni dei medici rispetto a quelle promesse direttamente dal presidente Toti nel febbraio 2019, addirittura in epoca prepandemica”.
“Non consola il dato del personale a incarico che porterebbe in attivo gli organici di sole 35 unità, di per sé insufficienti persino a coprire le necessità della campagna vaccinale e dei servizi territoriali Covid. Dai dati delle assunzioni per l’emergenza si rileva come sia bistrattato lo spezzino, se è vero, come si rileva dai dati ufficiali che ho acquisito per il 2020, che in rapporto al numero di abitanti il comprensorio genovese abbia ottenuto più del doppio di medici e quasi il triplo di infermieri”.
“Dati che, se confermati anche per il 2021, penalizzerebbero la nostra Asl5 persino con il nuovo decreto che consentirà la stabilizzazione di una percentuale di assunti per l’emergenza. Per non parlare delle 85 unità, che già hanno fatto la domanda di pensionamento per il primo semestre 2022”.
“Oggi siamo nuovamente al blocco quasi totale delle prestazioni stabilite per le strutture pubbliche dal piano Restart, ma era assolutamente immaginabile: come si poteva pensare che con la grave carenza di personale della nostra Asl si potessero reggere la ripresa delle attività istituzionali, la campagna vaccinale ininterrotta, la prevedibile ripresa della pandemia con la conseguente nuova emergenza e il sovraccarico delle prestazioni da recuperare col piano Restart?”.
“Oggi, ancora, ci troviamo di fronte all’ennesima necessità di “ottimizzare” l’utilizzo del personale che si vede costretto ad accettare la chiusura di servizi come il Primo soccorso di Levanto, nella speranza che simile sorte non tocchi pure a Sarzana, visto che non riesce più a reggere tre servizi pur necessari ai singoli territori”.
“Ecco come si arriva subdolamente alla chiusura dei servizi locali: non si assume e si fa scappare persino il personale che trova migliori prospettive lavorative e professionali! È ora che i nostri Sindaci si facciano sentire. È ora che tutti i rappresentanti politici si adoperino per sostenere le denunce delle associazioni civiche e degli operatori. È ora che la Regione smetta di trattarci peggio della Cenerentola delle fiabe. Per l’emergenza nell’emergenza” della Asl5 occorre un vero e trasparente piano di assunzioni”, conclude Ugolini.