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La sintesi del pomeriggio

Azione a congresso: Goretta sarà delegato a Roma. Nominato segretario e portavoce provinciale

Renato Goretta, Laura Porcile, Daniele Raimo

Si è svolto nel pomeriggio il Congresso provinciale di Azione che ha eletto Renato Goretta come proprio delegato al Congresso nazionale che si svolgerà a metà febbraio a Roma. Segretario provinciale è stato nominato Daniele Raimo che ha presentato la sua mozione “La Spezia in Azione” mentre Laura Porcile, sarà vice-segretario e portavoce. Nel corso dell’assemblea virtuale è stata annunciata la costituzione di un Esecutivo con deleghe specifiche che verrà costituito in occasione del primo direttivo. Di fatto, con il passaggio odierno, è iniziata una nuova fase politica per il partito che guarda alla prossima primavera quando alla Spezia i cittadini torneranno alle urne per eleggere sindaco e nuovo consiglio comunale: Azione sarà così protagonista con la sua squadra di persone competenti rappresentando e aggregando quelle istanze di un centro moderato, laico e liberale che non si riconoscono non solo nei poli di destra e di sinistra, ma che non si riconoscono più o non si sono mai riconosciuti in questa politica populista e sovranista. “Avremmo potuto, da singole persone, continuare a essere spettatori dello show, a volte, spesso, di bassa qualità, della politica attuale oppure decidere di impegnarci in prima persona in un partito che fa dell’agire politico il fine necessario per accrescere il benessere di una comunità; che fa dello
studio prima della discussione le fasi necessarie per qualsiasi decisione scevra di pre-giudizi” – spiegano in coro gli attivisti.

Laura Porcile

“Per diversi di noi, tutto inizia con La Città Intelligente, in simbiosi con Spezia in Azione – spiega Laura Porcile, neo-portavoce territoriale del movimento liberal -. Tanti di noi avevano la tessera di Azione e quindi abbiamo deciso di fare questo percorso insieme fino alle amministrative. Entrambe le realtà non volevano apparentamenti, i nostri programmi sono davvero molto simili, quasi sovrapponibili e continuiamo a pensare che chi vorrà esserci dovrà venire da noi, mentre noi non andremo da nessuno. Non ci saranno compromessi, i programmi, il livello della discussione, dovranno essere all’altezza delle nostre aspettative. Questa lista non appoggia il sindaco, non siamo soddisfatti di questi cinque anni di governo”. Daniele Raimo ribadisce la posizione di fondo: “Per quanto riguarda le future alleanze, l’unica certezza è che siamo in netto contrasto con sovranisti e populisti. Non è una questione di destra o sinistra, ma in chi si reivede nella democrazia liberale. Azione vuole fare un lavoro di approfondimento con tutte le associazioni della città”.

Daniele Raimo

Reagire al populismo e al sovranismo con l’Europa come casa naturale. Negli intendimenti basilari già si intuiscono i valori con cui il movimento che ha in Carlo Calenda il leader nazionale, vuole presentarsi ai prossimi appuntamenti. Proprio l’ex candidato alla poltrona di sindaco di Roma in questi giorni ha dato il la ad una federazione tra il suo partito e +Europa, che punta a “superare il 10%” alle prossime elezioni e creare “la quinta forza politica”. Tornando alla situazione locale, gli attivisti hanno voluto chiarire i capisaldi del loro agire e pensare: “Abbiamo deciso di reagire per contribuire a un futuro migliore per tutti: perché riteniamo che la parità di genere sia un valore imprescindibile; perché riteniamo che i giovani siano trascurati; perché riteniamo che gli anziani siano trascurati; perché riteniamo che le donne siano trascurate; perché l’attenzione all’ecologia deve essere massima ma non ideologica e ostativa a prescindere; perché riteniamo che la scuola debba preparare le generazioni future; perché riteniamo che il populismo e il sovranismo abbiano fatto danni. Abbiamo, quindi, deciso di reagire attraverso il merito che le persone che fanno parte di questo partito hanno conquistato con impegno e fatica senza mai pensare che la politica debba diventare una professione con i piedi ben saldi per terra. Il merito dovrà essere premiato e sarà la base delle nostre scelte per le competizioni elettorali perché abbiamo una città e un territorio bloccati che non riescono a fare sistema. Ci sono state tante promesse roboanti ma pochi fatti concreti: basta dare un’occhiata ai principali indicatori per capire la negatività cui è soggetto questo territorio. Dagli abitanti all’età, dalla migrazione sanitaria allo studio fino all’occupazione: “Dobbiamo invertire le tendenze e sarà possibile farlo solo con tenacia e competenza non dell’uomo solo al comando ma con una squadra coesa, aperta e intelligente. Oggi troppo spesso i politici sono incompetenti molti non hanno mai lavorato un giorno nella loro vita. Non sono luoghi comuni: i temi che caratterizzeranno i nostri progetti saranno: sicurezza, sviluppo, sostenibilità, semplificazione”.

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