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Unione degli Studenti: “Vogliamo un rientro in sicurezza e in presenza”

Gli studenti si espongono: "I trasporti e le nostre aule continuano ad essere sovraffollate, gli edifici scolastici sono inadatti per affrontare la pandemia, gli screening in tanti casi non sono stati fatti e non sono ancora stati programmati, le mascherine Fffp2 non sono garantite nelle scuole, il sistema dei tracciamenti è completamente saltato.  Non è accettabile però pensare ancora alla DAD come alla soluzione"...

Unione degli studenti in Piazza Europa

Dopo quasi due anni di pandemia è inaccettabile che la scuola continui a farsi trovare impreparata di fronte all’emergenza Covid 19, il Governo ha delle responsabilità politiche gravi in questo disastroso rientro. Quasi un anno fa ci trovavamo in Piazza Verdi per manifestare sotto forma di presidio statico, seguendo le lezioni in didattica a distanza in piazza, invece che a casa, per far sentire la volontà delle studentesse e degli studenti di ritornare a una vita scolastica normale, mentre oggi molte città di tutta Italia si stanno facendo sentire sotto varie forme, da assemble online, foto petizioni ecc.. sempre per la stessa causa, una scuola in presenza, ma soprattutto in sicurezza. Diciamo basta al ricatto tra presenza e didattica a distanza. 

I trasporti e le nostre aule continuano ad essere sovraffollate, gli edifici scolastici sono inadatti per affrontare la pandemia, gli screening in tanti casi non sono stati fatti e non sono ancora stati programmati, le mascherine Fffp2 non sono garantite nelle scuole, il sistema dei tracciamenti è completamente saltato.  Non è accettabile però pensare ancora alla DAD come alla soluzione in quanto non si può considerare un mezzo di istruzione efficace e non garantisce il diritto allo studio di ogni studente e principalmente è uno strumento di apprendimento fallace che provoca una quantità di danni che già al rientro a settembre si potevano vedere chiaramente. È stato dimostrato come la didattica a distanza debba restare uno strumento solamente emergenziale, del quale usufruire esclusivamente come ultima spiaggia dato che ha provocato difficoltà di apprendimento, disagio psicologico e dispersione scolastica e dopo due anni non si può più parlare di emergenza. Inoltre troviamo insensato un eventuale chiusura delle scuole con il resto delle attività ancora aperte visto anche che la scuola in sé è tra le minori cause di contagio.

Per una volta è il governo che deve venire incontro a noi studenti e non il contrario; chiediamo quindi di essere ricevuti il prima possibile dal Ministro Bianchi, di avere la certezza che si intervenga sui problemi strutturali della scuola, classi e trasporti affollati ed edilizia scolastica, che vengano garantiti tamponi e mascherine Ffp2 a tutte le studentesse e gli studenti, che si attivi un sistema di tracciamento realmente efficace e che i fondi stanziati per la scuola vengano innanzitutto adoperati davvero per la scuola e con il giusto criterio. Vogliamo una scuola sicura, lo continueremo a ribadire giorno per giorno, finché non ci sarà un reale cambiamento! 

Unione degli Studenti La Spezia

(foto di repertorio)

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