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I conti "americani" dello spezia calcio

Bilancio in rosso per 16 milioni, i Platek coprono metà delle perdite

L'anno della pandemia per lo Spezia ha significato meno entrate e maggiori spese, vista la necessità di affrontare la serie A. La proprietà americana ha versato 8 milioni di euro nelle casse del club, l'operatività è garantita da due anticipi sui diritti tv. Nel bilancio al 30 giugno 2021 finiscono anche i premi promozione, la clausola di Italiano e un fondo rischi per il ricorso FIFA. Ma soprattutto lo scorporo del centro sportivo Ferdeghini, che taglia il patrimonio della società.

Spezia Calcio

Un anno complicato per i conti dei club calcistici, ma lo Spezia para il colpo grazie all’intervento diretto della famiglia Platek. Il primo bilancio “americano” del club di Via Melara registra già un’iniezione di liquidità di 8 milioni di euro, tramite credito con rinuncia alla restituzione, che copre per metà il buco accumulato nei mesi precedenti. Il risultato d’esercizio al 30 giugno 2021 ha portato in fatti una perdita di 16.961.144 euro, spingendo il socio unico Westchester South Investments LLC, la società dei Platek proprietaria del 100% delle quote di Spezia Calcio srl, a immettere denaro fresco nelle casse della società.

E’ stato un anno particolare, con strumenti particolari. Spezia Calcio ha aderito per esempio alla possibilità di spalmare le perdite 2020 sui cinque bilanci successivi, prevista dal cosiddetto Decreto Liquidità emanato dal governo Conte e modificato dalla legge di bilancio di quello stesso anno. “Si ribadisce il supporto del socio al sostegno patrimoniale della società nei prossimi mesi, qualora necessario” si legge nella relazione. Intanto, per garantire l’operatività attuale, sono state finalizzate due operazioni di anticipazione delle future tranche dei diritti televisivi con Banca Sistema, datate 23 agosto e 11 ottobre 2021 “per far fronte alle necessità finanziarie per la stagione”.

Robert Platek e Philip Platek

 

Il buco di 16 milioni si spiega con le maggiori spese generali sostenute al primo di serie A e come conseguenza dei mesi più difficili della pandemia da Covid. I ricavi da bigliettazione segnano ovviamente un crollo, vista la chiusura degli stadi. Si passa dai 597.919 euro, compresi abbonamenti e gare di Coppa Italia, del 2020 ai soli 738 euro del 2021. Una cifra che deriva dalla sola Spezia-Fiorentina giocata a Cesena, con il pubblico limitato a mille spettatori. La pandemia taglia anche le sponsorizzazioni, passate da 1.922.000 euro a 750mila euro. In pratica la cifra è figlia dei ricavi del main sponsor Ten Restaurants (290mila euro) e dello sponsor tecnico Acerbis (460mila euro).

Aumenta il livello della competizione, si amplia l’organico del club (non solo dei calciatori) e aumenta il costo per gli stipendi dei tesserati, passato da 10.264mila nel 2020 a 35.573mila euro nel 2021. In questa voce confluiscono anche 3 milioni di euro di premio promozione, residui della precedente annata, corrisposti ai protagonisti della storica promozione. Raddoppiano infine le spese sanitarie e per i ritiri a causa dei protocolli Covid, da 614mila a 1.364mila euro.

Spezia-Frosinone 0-1, i bianchi sollevano il trofeo

 

In compenso, la serie A garantisce entrate quadruple rispetto alla serie B quando si tratta di diritti televisivi e marketing associativo. Lo Spezia al suo primo anno di massima serie porta a casa 32.608.249 euro contro i 7.179.460 euro della stagione precedente in cadetteria (+ 25.428.789). Da contare che gli sponsor “di sistema” sono pressoché invariati in valore assoluto tra A e B. Quasi tutto lo fa la televisione. Tra i ricavi, anche il milione di euro ricevuto per la rescissione del contratto di Vincenzo Italiano, ufficializzato dalla Fiorentina proprio il 30 giugno del 2021.

Tra le immobilizzazioni immateriali, crescita sensibile dei diritti pluriennali sulle prestazioni dei calciatori: da 750.635 euro del 2020 a 3.826.55 euro del 2021 (+ 3.075.920 euro). Riguardano gli acquisti di Ismajli dall’Hajduk Spalato per 2.350mila euro, Verde dall’AEK Atene per 600mila euro e Leo Sena dall’Atletico Mineiro per 1.250mila euro. Tra le cessioni, quelle di Ceccaroni al Venezia per 200mila euro, Mora per mille euro alla Spal, Bartolomei per 20mila euro alla Cremonese.

Simone Bastoni

 

I prestiti di alcuni giovani, oltre ad un importante contributo tecnico in campionato, hanno anche fruttato contributi economici. Per la valorizzazione di Pobega, lo Spezia si è portato a casa 300mila euro dal Milan, 110mila euro dall’Atalanta per Piccoli e 70mila dal Cagliari per la metà stagione di Deiola. La Sampdoria ha infine saldato l’ultima tranche da 500mila euro del pagamento di Augello (ma 150mila andranno al Gian Erminio).

Tra i contratti temporanei a titolo oneroso, quello di Farias dal Cagliari è costato 500mila euro, 239.980 quello di Estevez dall’Estudiantes, 190mila per Verde, 180mila Leo Sena e 150mila quello di Chabot dalla Sampdoria. In crescita anche le commissioni dagli agenti dei calciatori, che toccano la cifra di 2.059.966 euro.

L'Intels Training Center "Bruno Ferdeghini" dello Spezia Calcio

 

Peculiarità infine del caso spezzino è il taglio del patrimonio aziendale dovuto ad una sola operazione. Le immobilizzazioni materiali riportano la cessione del centro sportivo Ferdeghini, sotto la gestione Volpi scorporato dai beni del club per passare alla società Ten Sport Entertainmente srl. Un passaggio avvenuto durante l’estate 2020 ed i cui effetti si vedono per la prima volta proprio nel bilancio al 30 giugno 2021. Operazione che si legge facilmente come propedeutica alla cessione delle quote del club, in questo modo alleggerito nel costo. Di conseguenza il valore dell’impianto, valutato a bilancio 7.637.324 euro per i soli fabbricati, taglia anche il patrimonio di 8,4 milioni di euro, portandolo a 186.917 euro.

Dopo la ricostituzione della cassa, tra versamento dei Platek e anticipo delle rate per i diritti televisivi, le disponibilità finanziarie erano pari a 15.697.423, di cui 15.695.241 di depositi bancari. Costituito, all’interno del fondo rischi, una riserva di 250mila euro per gli sviluppi eventuali della questione legale con la FIFA che ha portato al blocco del mercato per quattro sessioni e per la quale sarà presentato ricorso nel corso del 2022.

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